I sondaggi in Umbria e i leader in fuga (dal risultato)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-23

Le elezioni in Umbria, il risultato che sembra ormai acquisito e per chi tifano i francescani

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Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera parla delle elezioni in Umbria e dei sondaggi che danno oggi in vantaggio il centrodestra mentre i leader del centrosinistra e del MoVimento 5 Stelle procedono in ordine sparso quando non sono in fuga (dal risultato):

Intanto: arrivi in Umbria — numerosi osservatori la considerano fondamentale com’è l’Ohio per le presidenziali americane: qui si capirà che tipo di futuro può avere il laboratorio governativo giallorosso— e i sondaggi sono,restano quelli degli ultimi giorni, con una forbice di 4/6 punti a favore del centrodestra che marcia, almeno formalmente, compatto e deciso: il Capitano, il Cavaliere e Giorgia Meloni, tutti sorrisi e promesse, giovedì sono andati a Perugia e sabato erano poi a Roma, davanti alla folla di piazza San Giovanni, ad annunciare l’imminente conquista di Palazzo Cesaroni con la candidata Donatella Tesei, senatrice leghista ed ex sindaco di Montefalco, dove ha lasciato un buco nei bilanci da fare spavento.

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La corsa a governatore dell’Umbria e i risultati alle ultime elezioni (Corriere della Sera, 23 ottobre 2019)

Il centrosinistra si presenta, invece, in ordine sparso. O proprio non si presenta. Matteo Renzi, per dire, non s’è mai fatto vedere e vive questa tornata elettorale, alla guida del suo piccolo nuovo partito, come se si votasse in una regione dell’Azerbaigian.

Nicola Zingaretti sale e scende dai palchi — Salvini proprio pianerottolo per pianerottolo — , entra nei bar, dice che per il Pd lo scandalo «Sanitopoli» è una ferita aperta ma ben disinfettata, assicura che la rimonta è ancora possibile, però poi risale in macchina e gli viene la faccia imbronciata di quello che pensa: io non lo volevo fare questo governo con i grillini, ero contrario e avevo ragione, ad esserlo.

In compenso Roncone ci fa sapere che i francescani stanno con Bianconi: «Potrei dirle una bugia, e sarebbe comunque un peccato veniale. Invece voglio dirle la verità: noi preghiamo affinché Salvini perda queste elezioni regionali». Il risultato delle elezioni fornirà un’ulteriore prova sull’esistenza (o sulla non esistenza) di Dio.

Leggi anche: Zingaretti e l’alleanza Renzi-Salvini

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