Sondaggi politici, per la prima volta nella sua storia Fratelli d’Italia supera il 30%

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-15

Il partito di Giorgia Meloni continua a volare nelle intenzioni di volo. Cresce anche il M5S che ha staccato il PD

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Prosegue la rincorsa verso l’alto, senza alcuna soluzione di continuità, da parte di Fratelli d’Italia. Secondo i sondaggi politici oggi, infatti, il partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ritocca il suo massimo storico andando a superare quota 30%. Un incremento costante e consistente che prosegue ormai da mesi. Alle spalle di FdI si consolida la posizione del MoVimento 5 Stelle che, pur senza scossoni, continua a guadagnare terreno su quel che resta del Partito Democratico che, in attesa del Congresso e della scelta del nuovo segretario, continua a navigare nelle acque dell’anonimato. Almeno secondo le ultime rilevazioni.

Sondaggi politici oggi, Fratelli d’Italia supera il 30%

Come dimostrano i dati raccolti da SWG per il Tg di La7, dai sondaggi politici oggi emerge il dominio incontrastato di Fratelli d’Italia: quello 0,7% guadagnato rispetto alla rilevazione della scorsa settimana ha portato – per la prima volta nella sua storia – il partito di Giorgia Meloni sopra il 30% dei consensi (occorre ricordare che stiamo parlando di una rilevazione statistica che si basa sulle intenzioni di voto degli intervistati).

Il vantaggio sugli altri partiti è sempre più grande. Come evidenziato già la scorsa settimana, il PD ha perso il secondo gradino del podio che ora è finito – a conferma dell’indicazione arrivata solo 7 giorni fa – nelle mani del MoVimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. I pentastellati, infatti, sono risaliti fino al 17%, mentre lo stallo tra i dem è evidenziato anche dall’immobilismo nelle percentuali (sempre al 16%). Nelle retrovie parlamentari, la Lega torna a guadagnare e a scavalcare il Terzo Polo – seppur di un’inezia -, mentre Forza Italia prosegue nelle sue fluttazioni che continuano a vederla in quella fascia tra il 6 e il 7% dei consensi. Da sottolineare, ancora una volta, la percentuale di chi preferisce non dare una preferenza (il 34% degli intervistati) al momento attuale: come già dimostrato il 25 settembre, la “piaga” della scarsa affluenza è un problema che sembra essere quasi irrisolvibile.

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