La battaglia della soglia del contante

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-10-20

Il tetto dei pagamenti con i contanti dovrebbe scegliere da 3000 a 1000 euro gradualmente fino al 2021 secondo i programmi del governo Conte. Alla fine si è raggiunto un compromesso

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Il tetto dei pagamenti con i contanti dovrebbe scegliere da 3000 a 1000 euro gradualmente fino al 2021 secondo i programmi del governo Conte. Il Movimento 5 Stelle e ancora di più Italia Viva si sono infatti opposti alla proposta iniziale del premier Giuseppe Conte di abbassare subito il tetto a mille euro. Alla fine si è raggiunto un compromesso che prevede la riduzione a 2mila euro nei primi due anni, cioè nel 2020 e 2021, e poi a mille euro dal 2022. E in Europa? Spiega oggi il Corriere della Sera:

A un estremo ci sono Francia, Portogallo e Grecia, che sono i più severi, all’altro i Paesi dell’Est, in particolare Polonia, Repubblica Ceca e Croazia, che sono i piùpermissivi. Questa la fotografia sui tetti all’uso del contante in Europa. Dove su 28 Paesi, solo 12 Paesi, Italia compresa, prevedono limiti di legge. Gli altri no,tra questi anche la Germania. In Portogallo il tetto è fissato a mille euro, lo stesso cui dovrebbe arrivare l’Italia nel 2022.

L’uso dei contanti in Italia (Corriere della Sera, 20 ottobre 2019)

Mille euro anche in Francia (ma sale a 15mila per i non residenti). In Spagna il limite è a 2.500 euro (anche qui arriva a 15mila per i non residenti). In Belgio è di 3 mila euro, in Grecia di 1.500 euro. Nella fascia media ci sono la Bulgaria, con circa 5.1o0 euro (10mila leva), la Romania, che ha un tetto giornaliero per i pagamenti in contante di circa 2.100 euro (10mila lei), la Slovacchia con 5mila euro, la Repubblica Ceca con 14mila euro e la Polonia e la Croazia con 15mila euro.

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