«Sindaco, devi bruciare come i negri che difendi»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-12-16

«Sindaco devi bruciare vivo come tutti i negri che vuoi portare a casa nostra»: questo è il testo di una lettera recapitata al primo cittadino di Pontebba, Ivan Buzzi, che aveva manifestato disponibilità ad accogliere una trentina di profughi sul proprio territorio comunale. La lettera continua parlando di «ebrei, culattoni» che devono finire in un forno da …

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«Sindaco devi bruciare vivo come tutti i negri che vuoi portare a casa nostra»: questo è il testo di una lettera recapitata al primo cittadino di Pontebba, Ivan Buzzi, che aveva manifestato disponibilità ad accogliere una trentina di profughi sul proprio territorio comunale. La lettera continua parlando di «ebrei, culattoni» che devono finire in un forno da ardere. Il Comune di Pontebba, come aveva scritto qualche tempo fa il Messaggero Veneto, si era detto disponibile ad accogliere una quarantina di profughi. «In relazione all’emergenza umanitaria in corso ed al sempre maggior numero di accessi dalle nostre frontiere terrestri, la Prefettura di Udine ha individuato anche a Pontebba un immobile (la palazzina dell’ex veterinario di confine) da destinare per la prima accoglienza dei richiedenti asilo politico – spiegava il sindaco Ivan Buzzi -. La nostra amministrazione è chiamata a dare risposte concrete a questa situazione di difficoltà. Abbiamo avuto rassicurazioni in merito al numero contenuto dei rifugiati, rapportato alla popolazione di Pontebba, che potranno essere ospitati per brevi periodi in attesa della futura destinazione. Siamo certi che la nostra comunità saprà distinguersi, come ha sempre fatto, per senso umanitario e accoglienza»
ivan buzzi sindaco di ponterubba

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