«Ci sono ministri che hanno preso tre Rolex»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-05-20

La sottosegretaria Vicari si difende: «Un Rolex dall’armatore per i milioni di euro risparmiati? E non le sembrerebbe un po’ poco?». L’inchiesta Mare Mostrum e la rete di Morace: dalle automobili ai biglietti per lo stadio. Le accuse a Crocetta

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«Ci sono ministri che hanno preso non uno, ma tre Rolex e sono ancora in carica»: intervistata da Monica Guerzoni sul Corriere della Sera, Simona Vicari, sottosegretaria alle infrastrutture dimissionaria dopo aver scoperto di essere indagata per corruzione nell’inchiesta Mare Mostrum insieme all’armatore Morace, è arrabbiatissima e si difende attaccando i suoi colleghi di governo. Sui giornali si racconta di uno scontro tra lei e il suo ministro Graziano Delrio prima dell’annuncio delle dimissioni, ma lei smentisce e si difende dall’accusa di aver accettato un Rolex da 5800 euro come compenso per aver presentato un emendamento che faceva risparmiare a Morace sette milioni di euro di tasse.

«Ci sono ministri che hanno preso tre Rolex»

Nell’inchiesta è indagato anche il candidato sindaco Girolamo Fazio e il governatore della Sicilia Rosario Crocetta (per lui l’ipotesi di accusa è concorso in corruzione). Per il pool coordinato dal procuratore aggiunto Dino Petralia, l’armatore avrebbe finanziato anche il movimento politico del governatore, “Ripartisicilia”, con 5.000 euro che sarebbero stati un ulteriore regalo per il trattamento di favore. Crocetta nega: «Ho tagliato i costi del trasporto marittimo di 30 milioni di euro». Ma il caso politico più scottante è Vicari, che al Corriere si difende con le unghie e con i denti.

Al di là dell’inchiesta, non pensa che sia stato un errore anche dal punto di vista dell’opportunità politica accettare da Morace un orologio del valore di 5.800 euro? Lo rifarebbe, da sottosegretaria ai Trasporti?
«Ho letto sulle agenzie che sarei accusata di corruzione. Ma di che parliamo? Quell’orologio riguarda rapporti con le persone che uno ha a prescindere. Dalle intercettazioni si capisce benissimo che si tratta di un regalo di Natale. Poi sì, io ho chiamato per ringraziare. Ma se lo avessi fatto per corruzione, secondo lei avrei ringraziato?».
Morace ha risparmiato 7 milioni di tasse.
«Ecco, non le pare che rispetto a questo, il valore del Rolex fosse un po’ sproporzionato? Un po’ poco, intendo».

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Simona Vicari, ex sottosegretario alle infrastrutture

In Parlamento gira voce che la contropartita del suo interessamento sia stata ben più alta. È vero che, dal suo posto al governo, lei ha convinto l’armatore Morace ad assumere suo fratello Manfredi?
«Ma quando mai? Mio fratello si è laureato in Giurisprudenza un anno, un anno e mezzo fa e alla Liberty Lines sta facendo uno stage a tempo determinato».
Glielo ha chiesto lei, di far entrare suo fratello?
«No, lui cercava qualcuno… Il mio rapporto con Morace non nasce da questo episodio, in Sicilia ci conosciamo tutti. Certo, in questo periodo i rapporti tra noi si sono intensificati. Ma voglio dirle un’altra cosa, anche se può suonare un po’ antipatico».
Prego.
«Ci sono ministri che hanno preso non uno, ma tre Rolex e sono ancora in carica».

L’inchiesta Mare Mostrum

Secondo la Procura di Palermo, Vicari avrebbe introdotto un emendamento legislativo che abbassava l’Iva sui trasporti marittimi facendo risparmiare milioni a Morace. In cambio avrebbe avuto, appunto, un Rolex. Stesso regalo per un uomo del suo staff, Marcello Di Caterina che oggi, nel corso di una perquisizione, ha restituito ai carabinieri l’orologio (del costo di 5.000 euro, 4.000 con lo sconto). Morace – scrive il gip – invitava a mandare una dipendente della Liberty Lines con funzioni di segretaria ad effettuare l’acquisto e dava indicazione di comprare un orologio da donna ed uno da uomo entrambi in acciaio. La donna avrebbe dovuto scegliere i modelli più economici e con il massimo dello sconto. A fare avere l’orologio alla Vicari fu Manfredi Asta, fratellastro della sottosegretaria e dipendente di Morace. In una conversazione del 24 dicembre scorso, intercettata, Vicari ringrazia Morace del pensiero. “Sei stato davvero un tesoro”, gli dice.

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Ettore Morace

Al centro di questa ragnatela politico affaristica c’è Ettore Morace, 54 anni, armatore napoletano che ha ereditato dal padre, Vittorio, detto il “comandante”, la più grande compagnia marittima di aliscafi d’Europa, la trapanese Ustica Lines, ora ribattezzata Liberty Lines. Morace, questa mattina, è stato arrestato con l’accusa di corruzione dai carabinieri di Palermo e Trapani. Ai domiciliari sono finiti il consulente della Regione Giuseppe Montalto.

Le indagini su Simona Vicari e Rosario Crocetta

Per gli investigatori Morace, grazie ai suoi rapporti con politici come Vicari e Fazio e alla connivenza di consulenti e funzionari della Regione, avrebbe consolidato il suo impero. Intascando, attraverso le stime gonfiate delle compensazioni regionali, fondi che non avrebbe dovuto avere. O risparmiando milioni di euro grazie a un emendamento alla Legge di Stabilità voluto dalla Vicari, che abbassava l’Iva sui trasporti marittimi dal 10 al 4%: operazione che ha portato un ammanco di 7 milioni alle casse dello Stato. In cambio l’armatore distribuiva soldi, regali, assunzioni di amici e parenti, come il nipote di Fazio. E all’aspirante sindaco di Trapani, finito ai domiciliari, avrebbe anche dato in uso un’auto da 40 mila euro, finanziato con 10 mila euro di gadget e manifesti la campagna elettorale, regalato biglietti di viaggio e d’ingresso allo stadio: il padre di Morace è il patron del Trapani calcio.

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Girolamo Fazio, candidato sindaco a Trapani

L’armatore sarebbe riuscito a condizionare la politica regionale in materia di trasporti marittimi. Prima della scadenza del servizio con le isole Egadi, fissata per il 3 settembre, avrebbe ad esempio ottenuto una proroga costata alla Regione tre milioni. Ed è attorno a questa circostanza che ruota l’inchiesta su Crocetta. Morace, scrivono i carabinieri nell’informativa confluita nella misura cautelare, avrebbe dichiarato di aver ospitato il governatore sulla sua barca e di avergli pagato una vacanza a Filicudi. “Non sono mai salito in barca con Morace nè con altri. Apprendo queste notizie dai giornalisti, non so altro dell’inchiesta”, replica Crocetta.

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