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Simona Vicari: la sottosegretaria indagata per corruzione
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-05-19
Secondo l’accusa avrebbe presentato un emendamento in cambio di un Rolex. L’emendamento riduceva l’IVA per i trasporti su navi veloci. Indagato anche Crocetta EDIT: Vicari si dimette
La sottosegretaria alle Infrastrutture Simona Vicari (Ap) è indagata per corruzione nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’armatore Ettore Morace. In cambio di un Rolex datole dall’imprenditore, avrebbe presentato un emendamento che abbassava dal 10 al 4% l’Iva sui trasporti marittimi, determinando un risparmio di milioni di euro per la società di Morace. L’avviso di garanzia le è stato da poco notificato. Anche il governatore siciliano Rosario Crocetta risulta indagato nell’inchiesta. Il presidente della Regione è accusato di concorso in corruzione e avrebbe ricevuto un avviso di garanzia notificato dai carabinieri.
Simona Vicari: la sottosegretaria indagata per corruzione
Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi ha spiegato che oltre a Vicari un altro politico nazionale è indagato per corruzione. Anche a lui sarebbe stato regalato un Rolex. L’operazione ha creato – è stato spiegato – un ammanco di 7 milioni alle casse dello Stato. In cambio i due politici avrebbero ricevuto due Rolex, uno dei quali e’ stato restituito. I regali del resto sarebbero stati un’abitudine dell’armatore. Lo Voi ha parlato di “stabile asservimento a Morace da parte di Fazio che ha ottenuto in cambio assunzioni nelle imprese di Morace, l’uso permanente di una Mercedes, biglietti sulle varie tratte marittime.
A proposito della Vicari i magistrati spiegano che attraverso “il suo interessamento, Morace è riuscito a ottenere nel periodo monitorato la presentazione e l’approvazione di un emendamento alla legge di stabilità dello Stato con il quale veniva ridotta l’imposta d’Iva dal 10% al 5% per i trasporti su navi veloci, causando un ammanco alle casse dello Stato di 7 milioni di euro e, conseguenziale, notevole arricchimento della società Liberty Lines”. In cambio dei favori sarebbe stato consegnato un Rolex.
L’operazione Mare Mostrum
Attraverso i favori del funzionario regionale, Giuseppe Montalto, e del deputato regionale siciliano Girolamo Fazio l’armatore Ettore Morace avrebbe ottenuto “bandi su misura” per i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori potendo contare su finanziamenti regionali gonfiati rispetto alle esigenze reali. Sia Fazio, candidato sindaco di Trapani, definito dal gip “stabilmente asservito a Morace”, che l’armatore, sono stati arrestati per corruzione. In cambio il deputato e il funzionario ricevevano assunzioni di persone da loro segnalate nelle imprese di Morace, e Fazio anche l’uso di una Mercedes e biglietti navali. Secondo gli inquirenti, il funzionario regionale arrestato avrebbe bloccato poi, in cambio di soldi, la nomina di un consulente regionale sgradito a Morace.
Altra contestazione, che riguarda anche due politici nazionali, che avrebbero ricevuto avvisi di garanzia per corruzione, riguarda la modifica di un emendamento che abbassò dal 10 al 4 per cento l’iva sui trasporti marittimi urbani, interamente a carico dell’armatore. Operazione che ha creato un ammanco di 7 mln dalle Casse dello Stato. In cambio i due politici avrebbero ricevuto orologi Rolex. Infine Morace avrebbe assunto la figlia di un sottufficiale dell’Arma in servizio a Perugia che raccoglieva informazioni in danno del suo ex concorrente storico, il messinese Franza. Anche il carabiniere è indagato. Il dossier doveva finire in Procura e poi essere inviato per competenza a Palermo così da indurre i pm ad aprire una inchiesta.
L’inchiesta di Trapani
L’inchiesta ha preso il via dal riscontro di gravi irregolarità circa l’affidamento, proprio a favore della Liberty Lines, dei servizi di collegamento a mezzo unità veloci per le isole Egadi ed Eolie. accertato un sovradimensionamento della compensazione finanziaria, ottenuto attraverso “l’indebita ingerenza” di Salvatrice Severino, già dirigente del Servizio 2 trasporto regionale aereo e marittimo dell’assessorato alle Infrastrutture, nonche’ del deputato Fazio”, secondo i magistrati “stabilmente asservito a Morace”. Da parte sua, l’altro arrestato, Montalto, sfruttando il suo ruolo, ha ottenuto da Morace “l’assunzione di un amico giornalista, presso l’ufficio stampa di Liberty Lines; la più che favorevole liquidazione del trattamento di fine rapporto con Siremar spa “dell’amica Marianna Caronia”. Morace si è pure attivato per ottenere un intervento presso il Consiglio di giustizia amministrativa al fine di ottenere il ribaltamento della sentenza del Tar Sicilia del 21 febbraio, dispositivo con il quale era stato rigettato il ricorso presentato dalla Liberty Lines contro l’annullamento in autotutela della gara d’appalto per i trasporti su navi veloci per il 2016. Tale annullamento era stato operato dalla Regione siciliana a causa delle riscontrate sovracompensazioni. Di fatto, con la decisione del Tar, la compagnia di navigazione aveva perso 24 milioni di euro.
Edit: Simona Vicari si è dimessa. Qui i particolari.
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