Le parole di Berlusconi su Putin scuotono l’Ue, i Socialisti: “FI stampella del postfascismo”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-10-19

Le parole nella plenaria a Strasburgo su Berlusconi della presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo, Iratxe Garcìa Perez

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Forza Italia, membro del Ppe, è diventata la “stampella del postfascismo”: lo ha sostenuto oggi nella plenaria a Strasburgo la presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo, Iratxe Garcìa Perez. “Questo – ha detto Garcìa Perez – sarà l’ultimo Consiglio Europeo in cui l’Italia sarà rappresentata da Mario Draghi. Le ragioni ci sono note. Dal Partito Popolare Europeo Weber e Berlusconi ripetono che Forza Italia sarà la garanzia di un governo atlantista, europeo, che difende i valori dell’Unione. Mi permetta di metterlo in discussione: Forza Italia è passata dall’essere il pilastro del Centrodestra in Italia a stampella del postfascismo”.

La presidente dei Socialisti europei ha spiegato le ragioni delle sue parole facendo riferimento ai neoeletti presidenti delle Camere in Italia: “La presidenza del Senato è affidata a Ignazio Benito La Russa, che ha nostalgia” del fascismo “ed è ora la seconda massima autorità dello Stato. La presidenza della Camera dei Deputati è detenuta dal filo-Putin e antiabortista Lorenzo Fontana, euroscettico, omofobo e ben noto in quest’Aula. Lui ora è la terza autorità dello Stato. Parla della nostalgia dei tempi della Merkel, signor Weber – ha concluso Garcìa Perez ribattendo ad un riferimento fatto dal capogruppo del Partito Popolare Europeo Weber alla ex cancelliera – ai tempi della Merkel non c’erano alleanze con l’estrema destra”.

Parlamento europeo sulle parole di Berlusconi su Putin: “Ppe le condanni”. FdI: “Non ci mette in difficoltà”

Le dichiarazioni di Iratxe Garcìa Perez sono arrivate all’alba di quelle (piuttosto problematiche) fatte dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ieri durante il suo intervento alla riunione dell’assemblea del partito alla Camera per l’elezione del capogruppo aveva affermato di aver riallacciato i rapporti con il Presidente russo Vladimir Putin, che avrebbe inviato al Cav in occasione del suo compleanno “venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima”.

Ad intervenire è stato anche il gruppo Renew Europe all’Eurocamera, che in un tweet ha sottolineato: “Chiediamo al gruppo del Ppe e a Manfred Weber di condannare le parole di Silvio Berlusconi e i suoi ristabiliti rapporti con il criminale di guerra Vladimir Putin. Il gruppo Ppe sostiene che Putin è una minaccia per l’Europa e va sconfitto, è tempo di finirla di fare campagna per gli amici di Mosca in Europa”.

Ma la “reazione” europea alle parole del Cav su Putin, a quanto pare, non preoccupa gli alleati di FdI. Il deputato meloniano Francesco Lollobrigida ha detto oggi all’ingresso alla Camera dei deputati: “Berlusconi non ci mette nemmeno un po’ in difficoltà. La linea di Giorgia Meloni e Fdi è chiara. Noi siamo e saremo con il popolo ucraino a difesa della libertà e della democrazia. Ma fieramente nell’asse occidentale in difesa del diritto internazionale. Questi sono gli impegni, che ha assunto Giorgia Meloni in campagna elettorale. Per quanto riguarda le esternazioni degli altri dovete chiederle a chi le ha fatte”.

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