È finita che Morgan è stato tradito da Sgarbi (e trombato dal governo)

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-18

La promessa era arrivata dal sottosegretario Vittorio Sgarbi, che aveva garantito a Morgan il ruolo di consigliere speciale per la Musica al Ministero della Cultura

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La promessa era arrivata dal sottosegretario Vittorio Sgarbi, che aveva garantito a Morgan in un’intervista a Repubblica, ma pure in un colloquio diretto col ministro Sangiuliano, il ruolo di consigliere speciale per la Musica al Ministero della Cultura. Poi, oggi, la notizia della mancata nomina e la “virata” sulla direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, notoriamente molto vicina alle posizioni della Premier Giorgia Meloni. “Ho pianto per la sconfitta, provo un’umiliazione”, queste le prime parole di Morgan a Venezi.

Il messaggio di Morgan a Venezi dopo la mancata nomina. Sgarbi: “Qualcosa si troverà per lui”

Nello specifico, l’ex giudice di X-Factor ha scritto alla direttrice d’orchestra: “Ciao Beatrice, voglio abbracciarti per congratularmi e piangere una sconfitta, la tristezza mi ha stretto il cuore da che ho appreso la notizia della tua nomina e ho provato umiliazione. Dopo non più di un’ora mi è tornata la lucida e umana coscienza – ha aggiunto il cantante – che tu meriti quel che hai ricevuto e che sei una grande risorsa musicale, la certezza che tu hai slancio energia finezza e maestria, doti tue che la musica oggi merita di ricevere. Ho sentito sempre la tua stima nei miei confronti e voglio dirti che sono a disposizione, anzi non vedo l’ora di poter realizzare imprese al tuo fianco, con la tua direzione e collaborazione, io ci sono. Ti auguro buon lavoro. Morgan”.

Il cantante ha fatto quindi molto presto a metabolizzare la notizia e a proporre a Venezi di collaborare. E non è mancato l’intervento di Vittorio Sgarbi a tranquillizzarlo dopo il fattaccio: secondo il critico d’arte “è naturale che Morgan ci sia rimasto male”, ma un posto per lui ci sarebbe, “magari un programma su Rai 1”. “Ha fatto bene a dire di voler collaborare con Venezi. Avrei potuto assumerlo io come consigliere di sottosegreteria, ma non voglio pagare qualcuno per consigli di cui non ho bisogno. Lui è uno operativo, qualcosa si troverà”. Magari con gli agganci giusti.

 

 

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