Sgarbi cambia idea sul Coronavirus se Berlusconi peggiora (35mila morti non bastano?)

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2020-09-06

Vittorio Sgarbi dopo aver emanato un’ordinanza a Sutri per vietare l’uso delle mascherine, dopo aver partecipato al convegno in Senato con Salvini che non se la voleva mettere oggi racconta in un’intervista su Repubblica che potrebbe anche aver sottovalutato il Coronavirus ma solo in un caso: Berlusconi e Briatore malati ci dicono che forse lei …

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Vittorio Sgarbi dopo aver emanato un’ordinanza a Sutri per vietare l’uso delle mascherine, dopo aver partecipato al convegno in Senato con Salvini che non se la voleva mettere oggi racconta in un’intervista su Repubblica che potrebbe anche aver sottovalutato il Coronavirus ma solo in un caso:

Berlusconi e Briatore malati ci dicono che forse lei non aveva ragione?
«Se Silvio dovesse peggiorare allora vorrà dire che ho sottovalutato la cosa. Mi auguro vivamente di no»

A un’altra domanda, quella in cui gli si chiedeva cosa pensasse del mea culpa di Zangrillo per l’affermazione sul virus clinicamente morto Sgarbi risponde «Se Zangrillo cambia idea, la cambio anche io». Ora, per carità, Berlusconi sarà anche amico suo, Sgarbi potrà anche credere alle parole di Zangrillo, ma il Coronavirus non esiste solo perché ha infettato Briatore o Silvio. Ha portato dolore e morte in tante famiglie in Italia. Ci sono state 35mila vittime, e anche chi è guarito in molti casi soffre ancora per le conseguenze della malattia. Per Sgarbi solo se si ammala un amico è possibile ammettere di aver sbagliato?

salvini senato mascherina
Sgarbi e Salvini al convegno in Senato senza mascherina

 

Ricorda le parole di Bocelli quando fu sommerso di critiche per aver detto che non conosceva nessuno finito in terapia intensiva: «Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità? C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine e devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare». Bocelli si scusò per la fregnaccia che aveva detto. Perché offendeva migliaia di persone che invece una persona malata l’avevano conosciuta, o l’avevano persa. Tutti auguriamo a Berlusconi di guarire, ma forse Sgarbi dovrebbe riflettere prima di ferire con le sue parole chi ha già sofferto troppo.

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