Sergio Vessicchio: le “scuse” del fan di Salvini alla guardalinee

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-03-26

Il telecronista di Agropoli – Sant’Agnello prima dice che ha ragione su Twitter, poi chiede scusa alla guardalinee in un’intervista. Non è strano?

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Sergio Vessicchio è stato sospeso per un anno dall’Ordine dei Giornalisti della Campania per gli insulti rivolti alla guardalinee Annalisa Moccia prima del match di Eccellenza Agropoli – Sant’Agnello. Vessicchio è diventato famoso domenica sera ben oltre il territorio campano perché ha avuto la geniale idea di insultare una guardalinee prima dell’incontro tra Agropoli e Sant’Agnello, valida per il campionato di eccellenza: “È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro, è una barzelletta della Federazione una cosa del genere”.

Sergio Vessicchio: le “scuse” del fan di Salvini alla guardalinee

Ieri sera è arrivato  l’intervento del presidente Ottavio Lucarelli: «Il signor Vessicchio è sospeso per un anno. Le sue parole causano un grave danno all’immagine della categoria, pure a livello nazionale». Duro anche Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. «Le parole pronunciate nei confronti di Annalisa Moccia sono vergognose e possono fomentare la violenza fisica e verbale. Le donne arbitro e le assistenti sono oltretutto una realtà importante nei nostri campionati, atlete che si preparano molto seriamente». Sulla stessa linea il Comitato regionale. «Condanniamo il linguaggio sessista e ingiustificabile del giornalista Vessicchio».

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Prima, Vessicchio aveva pubblicato un messaggio su Twitter in cui rivendicava e confermava il suo “pensiero”, condendolo con affermazioni che fanno a botte con la logica elementare, del tipo: “Perché tutti questi squallidi moralisti non fanno una battaglia per farle giocare insieme ai maschi?”. Tipico di chi vuole buttarla in caciara perché non sa più che dire. Il messaggio è stato prudentemente cancellato subito dopo, vista la sequela di insulti arrivati.

Vessicchio, paladino incompreso delle donne arbitro?

E vista anche la surreale intervista rilasciata al Fatto Quotidiano in cui sosteneva che intendeva dire il contrario di quello che ha detto: “Ho sbagliato ma non era quella la mia intenzione, per questo mi scuso. Volevo dire che nel Cilento e in Campania le arbitre donne vengono vessate. È uno schifo quello che si verifica, finiscono nel mirino tra offese, insulti, battutine e ingiurie dal momento in cui arrivano sul campo di calcio”.

«Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal telecronista nei confronti della nostra associata solo perché donna», ha scritto Nicchi in un comunicato ufficiale. «Ad Annalisa, ed a tutte le nostre associate, va la piena solidarietà mia e di tutto il movimento arbitrale italiano. Ho segnalato l’episodio al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Autorità politica delegata e le forze di polizia».

Anche perché Annalisa Moccia, docente di educazione fisica, è una dei primi 10 assistenti in Eccellenza e da 8 anni è in organico nei ruoli AIA.  Ilpresidente della sezione AIA di Nola Severino Vitale l’ha sentita ieri: «Mi sento uno schifo presidente nel sentire quel commento in tv».

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