Politica
I seimila attivisti persi dal M5S da gennaio 2020
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-08
Il Corriere: da fine gennaio ad oggi, in contemporanea con lo scoppio dell’epidemia da coronavirus, il Movimento ha subito una vera e propria emorragia: i meetup hanno perso seimila attivisti (ora sono quasi 109mila) e sono stati chiusi 76 gruppi (il 13,9% del totale)
Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera racconta oggi che c’è un dato in più che deve far riflettere il MoVimento 5 Stelle nella gestione del consenso del partito che fu di Grillo e Casaleggio: un numero come 6000, ovvero gli attivisti persi da gennaio:
In realtà, i contendenti (o il comitato) dovranno anzitutto riannodare le fila dei rapporti con la base. Da fine gennaio ad oggi, in contemporanea con lo scoppio dell’epidemia da coronavirus, il Movimento ha subito una vera e propria emorragia: i meetup hanno perso seimila attivisti (ora sono quasi 109mila) e sono stati chiusi 76 gruppi (il 13,9% del totale). Tuttavia nel Movimento sia a livello dei militanti sia a livello parlamentare continua a prevalere la linea dura: questa settimana si preannuncia di fuoco per i probiviri.
Infatti, a metà mese scade il termine per saldare le restituzioni arretrate: una ventina tra deputati e senatori rischiano una sanzione. Ma oltre al fronte interno, c’è anche quello governativo. Con due trattative (con gli alleati dem) entrambe delicate e importanti. Anzitutto quella sull’utilizzo del Mes, che ieri ha visto un’apertura da parte di Pierpaolo Sileri. Per il viceministro alla Salute, se si tratta di soldi «senza vincoli,vantaggiosi, e anche in tempi rapidi. Allora va bene. L’Italia ha dato tanto all’Europa. Non ci dimentichiamo che l’austerity e i tagli vengono tutti da lì, quindi per ripartire è necessario un cambio di passo».
Parole che hanno agitato le acque interne. Intanto domani, sempre per quanto riguarda l’asse con il Partito democratico, si terrà a Roma il vertice sulle Regionali in Liguria, un passaggio determinante per capire come gli alleati giallorossi abbiano intenzione di muoversi in vista delle elezioni sul territorio: un test che diventa fondamentale soprattutto in vista delle Amministrative 2021, con le principali città italiane al voto. E c’è già chi prova a spostare l’attenzione dalle questioni interne: «In gioco non c’è il destino del Movimento, ma il destino del Paese».