Attualità
L’ipotesi delle scuole aperte a luglio come centri estivi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-04-28
Al ministero della Pubblica Istruzione comincia a circolare l’ipotesi di riaprire gli istituti a luglio per provare a organizzare qualche attività estiva e venire incontro alle esigenze delle famiglie. E la stessa idea c’è anche a Roma
Le scuole potrebbero diventare centri estivi a luglio. Il Comitato Tecnico-Scientifico resta contrario alla riapertura degli istituti perché questo, secondo gli studi, avrebbe un grande impatto sull’epidemia di SARS-COV-2 e di COVID-19, ma al ministero della Pubblica Istruzione comincia a circolare l’ipotesi di riaprire gli istituti a luglio per provare a organizzare qualche attività estiva e venire incontro alle esigenze delle famiglie.
L’ipotesi delle scuole aperte a luglio come centri estivi
Il problema è che serviranno regole e protocolli precisi per evitare problematiche e per questo si guarda alle esperienze di Norvegia e Danimarca, che hanno riaperto asili e materne per piccoli gruppi con regole molto rigide. Spiega oggi il Corriere della Sera che l’idea di Azzolina è che poiché le scuole anche dopo la fine dell’anno scolastico restano comunque aperte per le attività amministrative fino alla fine di luglio, in questi due mesi possano ospitare i centri estivi comunali, come del resto avviene di solito: si tratta di luoghi comunque protetti e con spazi aperti. Se la proposta verrà accolta verranno individuate dagli enti locali le strutture adatte. E il Messaggero scrive che anche Roma pensa a una riapertura estiva:
La strategia che sta prendendo forma in Comune prevede di spostare gran parte delle attività all’aperto, nei cortili e nei giardini esterni degli istituti, con banchi distanziati, orari diversi per i piccoli studenti (c’è l’idea del doppio turno: chi la mattina, chi il pomeriggio) e classi frazionate in micro-gruppi di massimo 10-15 bambini. L’operazione punta a riattivare 80-90 istituti, quanti erano i centri estivi negli anni passati.
Raggi vuole muoversi in sinergia con il governo nazionale, senza strappi,mal’obiettivo dell’amministrazione è riaprire asili e nidi già in estate, almeno in parte, per andare incontro alle richieste che arrivano dalle famiglie. Un’insolita sponda al progetto della sindaca – insolita politicamente, perché viene dai renziani – è arrivata dal ministro per le Pari Opportunità ela Famiglia, Elena Bonetti. Che tre giorni fa ha fatto sapere di avere «avanzato la richiesta di poter prospettare l’apertura delle scuole dell’infanzia, della fascia 0-6 anni, e di poter usare luoghi anche destinati alla scuola nei mesi estivi».
Nell’immediato naturalmente non sarebbe possibile, dato il numero dei contagi, ha rimarcato la ministra, ma in estate i plessi scolastici potrebbero essere sfruttati «per fare attività in piccoli gruppi, con tutte le regole».