Scuola, il decreto sui docenti precari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-05

Circola la bozza del ministero: sanatoria per chi ha almeno tre anni di servizio alle spalle

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Il decreto sui docenti precari della scuola è in arrivo, tanto che già circola una bozza sulla quale Lega e MoVimento 5 Stelle stanno litigando. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti lo porterà in consiglio dei ministri giovedì: in pratica darà il via libera alla sanatoria per i docenti precari annunciata a ridosso delle elezioni europee, di fatto favorendo solo una categoria di precari e rischiando, facendolo, di crearne altri.

Il decreto, che il Fatto ha potuto visionare in una delle bozze che circolano, prevede infatti l’indizione di percorsi eccezionali per mettere in regola tutti quei docenti precari da almeno tre anni e in questo modo sfuggire alla furia di Bruxelles che ha già aperto una procedura  di infrazione contro l’Italia per l’abuso di contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione.

Lo fa prevedendo due percorsi: il primo è l’indizione dei Pas, i cosiddetti percorsi abilitanti speciali, a pagamento, che si terranno nelle università a cui potranno partecipare i docenti che tra il 2011 e il 2019, per almeno tre anni anche non consecutivi, abbiano svolto ogni anno almeno 180 giorni di servizio (quindi circa sei mesi di insegnamento all’anno) o che, senza soluzione di continuità, abbiano tenuto lezioni per tre anni dal primo febbraio agli scrutini finali. I Pas sono poi riservati anche ai dottori di ricerca (altra concessione che non piace ai precari “tradizionali”).

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IL SECONDO è l’indizione di un concorso definito “facilitato” dai moderati, “farsaa ”dai più agguerriti. Prevede le immissioni in ruolo per le scuole medie e superiori (24 mila) e sarà bandito con “misura straordinaria”entro il 2019. Si prevede che ai vincitori andrà il 50 per cento dei posti disponibili“in ciascuna regione e classe di concorso”dall’anno prossimo al 2023. I requisiti per partecipare sono gli stessi del Pas, ma l’esperienza di 36 mesi dovrà essere stata effettuata nelle scuole statali (escluse quindi paritarie e private). Si può partecipare in una sola regione. La procedura, si legge nel testo, prevede una prova scritta da svolgere al computer (a crocette) e una orale.

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