Lo sconto sull’IVA per chi paga con il Bancomat e la card delle Poste “anti-evasione”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-27

Secondo il Messaggero sulla card sarà riaccreditato il 2% o il 3% delle spese effettuate: è il cosiddetto meccanismo del «cashback» che il governo vuole inserire nel decreto fiscale in chiave anti-evasione

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Uno sconto sull’IVA per chi paga con il bancomat e una tessera elettronica per pagamenti e incentivi – presentata come card anti-evasione – da far gestire alle Poste. Sono queste le due direttive che segue il governo nella Legge di Bilancio per l’ardua guerra al contante a cui vuole dedicarsi. Per la card anti-evasione,  il tema è stato al centro dell’incontro tra il premier Conte e l’amministratore delegato di poste Matteo Del Fante: si tratterebbe di una card da utilizzare per i pagamenti elettronici e per ricevere gli eventuali bonus e incentivi previsti per chi paga con carta, una sorta di chiave di accesso alle diverse funzioni: carta d’identità, tessera sanitaria e, appunto, conto corrente (tipo borsellino elettronico).

sconto iva pagamenti bancomat
Il programma del governo per la legge di bilancio (Il Messaggero, 27 settembre 2019)

Secondo il Messaggero sulla card sarà riaccreditato il 2% o il 3% delle spese effettuate:

È il cosiddetto meccanismo del «cashback» che il governo vuole inserire nel decreto fiscale in chiave anti-evasione. In pratica una sorta di rimborso Iva sulle spese pagate con mezzi tracciabili come i bancomat. Inizialmente questo meccanismo potrebbe essere applicato soltanto a settori considerati ad alto rischio di evasione, come i ristoranti, i parrucchieri, i lavori idraulici o di manutenzione, i meccanici, etc.

Ðal lato dei commercianti, come ha ribadito ieri il ministro degli esteri Luigi Di Maio, il governo sta cercando un accordo con l’Abi per ridurre le commissioni sull’utilizzo dei Pos, azzerando quelle per le transazioni sotto i cinque euro. In realtà l’Italia, pur essendo nelle ultime posizioni per transazioni digitali, è anche uno dei paesi nei quali le commissioni sono tra le più basse. Un meccanismo alternativo potrebbe essere la concessione di sconti fiscali ai commercianti sui costi dei pos sulla falsa riga di quanto già avviene per i benzinai.

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