Opinioni
Scie chimiche a Perugia, il comitato rinuncia al patrocinio del Comune
neXtQuotidiano 24/03/2016
Dopo l’uragano di risate che stava seppellendo la storia, il comitato organizzatore del convegno sulle scie chimiche a Perugia ha deciso di rinunciare ufficialmente al patrocinio del Comune. Lo ha fatto con un comunicato che accusa un po’ tutti: Al di là dei patrocini, l’autorevolezza della nostra battaglia di VERITA’ è fondata su documenti ufficiali […]
Dopo l’uragano di risate che stava seppellendo la storia, il comitato organizzatore del convegno sulle scie chimiche a Perugia ha deciso di rinunciare ufficialmente al patrocinio del Comune. Lo ha fatto con un comunicato che accusa un po’ tutti:
Al di là dei patrocini, l’autorevolezza della nostra battaglia di VERITA’ è fondata su documenti ufficiali e prove scientifiche che comprovano l’esistenza del fenomeno denunciato da noi e da molti altri.
I toni e gli argomenti di chi vuol negare a tutti i costi l’evidenza sono sempre gli stessi, arroganti e liberticidi del libero confronto, che abbiamo già visto su altre tematiche “scottanti”.
In realtà il fenomeno della “inseminazione di nubi” con varie sostanze chimiche a mezzo di aerei adibiti allo scopo, al fine di provocare o disperdere la pioggia, è ufficiale tanto a livello internazionale (cercare in internet “inside of clouds”) quanto italiano (accordo siglato tra il Governo italiano e la Società israeliana Tecnagro per il “Progetto pioggia”). Inoltre, da documenti scientifici e di ambito militare risulta che da decenni sono stati condotti studi, ricerche e SPERIMENTAZIONI con scopi ben più ambiziosi del semplice controllo locale della pioggia (vedi documento dell’Air Force USA “Meteo come un moltiplicatore di forza: Dominare il clima nel 2025 http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vol3ch15.pdf), come denunciato fin dal lontano 1963 anche dal Generale dell’Aeronautica militare italiana Antonio Serra, per anni capo del Servizio Metereologico dello Stato italiano
Umbria24 ci fa sapere che «in questi giorni la soluzione è stata studiata proprio dagli uffici del sindaco Andrea Romizi, non indifferente alla valanga di critiche piovute su palazzo dei Priori. Giorni di telefonate e trattative alla fine delle quali è stato tirato fuori il coniglio dal cilindro: la rinuncia al patrocinio da parte degli organizzatori, così da permettere al Comune di non revocarlo dopo averlo concesso e agli organizzatori di non uscirne troppo male. Nei giorni scorsi appena si era diffusa la notizia del patrocinino a un convegno in cui si avalla una delle peggiori bufale in circolazione da anni e ampiamente smentita, sul Comune (centinaia i commenti sulla pagina Facebook di palazzo dei Priori) erano piovute dure critiche dal mondo scientifico e da quello politico, tanto che i consiglieri Pd hanno presentato un’interrogazione sul caso».