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Il miserabile post di Becchi sulla correlazione tra la morte di Sassoli e terza dose

neXtQuotidiano 11/01/2022

Già ieri il suo ricovero aveva dato la stura allo sciacallaggio novax. Oggi invece di rispettare la malattia di Sassoli Becchi ha insinuato una inesistente correlazione

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Già ieri, alla notizia del ricovero di David Sassoli, i novax si erano scatenati sciacallando sulla tanto presunta quanto inesistente correlazione con il vaccino. Oggi purtroppo dopo la morte del presidente del Parlamento Europeo queste illazioni non si sono affatto fermate. E anzi sono state rilanciate anche da personaggi conosciuti come Paolo Becchi.

Il miserabile post di Becchi sulla correlazione tra la morte di Sassoli e terza dose

Il professore di filosofia del diritto ha usato queste parole per dare la stura ai peggiori istinti novax, parlando sì di rispetto per la morte di Sassoli ma anche avallando pesanti insinuazioni sulle cause del suo decesso:

“Ma è morto in seguito alla terza dose ? Non c’è nessuna correlazione? Non rendete pubblica neppure l’autopsia? O non la fate neppure? Costringete la gente a vaccinarsi e a morire. State costruendo una tirannia sanitaria mai esistita prima”, ha twittato Becchi lanciando un refrain che altro non è stato se non la punta dell’iceberg di una serie di post che di rispetto invece ne hanno mostrato ben poco addirittura sottolineando la felicità per la dipartita di Sassoli:

E sì che era intervenuto proprio Sassoli, dopo la polmonite che lo aveva colpito, per spiegare le cause della sua malattia. E anche il suo staff oggi ha chiarito che il COVID non è mai stato neanche una complicanza. Ma a fornire la spiegazione definitiva sul male che ha colpito il presidente del Parlamento Europeo è stato su Twitter David Carretta che ha spiegato come la grave disfunzione del sistema immunitario arrivasse da lontano purtroppo; infatti l’ex giornalista era stato sottoposto dieci anni fa a un trapianto di midollo a causa di un mieloma:

E pensare che in realtà tanto rumore è fomentato, come ha spiegato anche Pietro Raffa, da pochissimi profili. Che però riescono a spargere davvero tanta infamia.

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