Continuità territoriale: la Sardegna isolata

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-13

Le distanze con il resto d’Italia, con quello che qui tutti chiamano “il continente”, da oggi si allungano ulteriormente. E non è necessario immaginare scenari a lungo termine per capire la situazione

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La messa in liquidazione di Air Italy – per ora stoppata dal governo – fa riemergere il problema dei voli da e per la Sardegna. Al governo non sono piaciute le modalità con cui è maturata la decisione presa da Alisarda e Qatar Airways, rispettivamente soci al 51 ed al 49% nella compagnia, e men che meno il mancato coinvolgimento delle istituzioni. Preoccupa
no le ricadute occupazionali di questa crisi (con quasi 1.500 posti a rischio tra Olbia e Malpensa) e la situazione che si potrebbe creare di qui al 25 febbraio quando Air Italy ha deciso di sospendere anche i voli effettuati attraverso altri vettori. Ma il punto, spiega oggi Nicola Pinna su La Stampa, è la continuità territoriale, che garantisce una sovvenzione pubblica in cambio di tariffe calmierate e un numero minimo di collegamenti quotidiani, è in scadenza. E da qui all’inizio dell’estate potrebbe scoppiare il caos:

Le distanze con il resto d’Italia, con quello che qui tutti chiamano “il continente”, da oggi si allungano ulteriormente. E non è necessario immaginare scenari a lungo termine per capire la situazione. Ecco la prova. In questi giorni l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia è chiuso per lavori e per atterrare sul Nord Sardegna bisogna optare per lo scalo di Alghero. Il “Riviera del Corallo” dovrebbe essere ancora servito dalle rotte della continuità territoriale (scaduta un anno fa e gestita in regime di proroga) ma da Milano c’è solo un volo. A tarda sera, per di più.

Chi vuole arrivare, dunque, deve prima passare da Roma. Il caos si aggrava. Anche perché la Regione non è ancora riuscita a pubblicare un nuovo bando per i voli in convenzione e mentre la proroga dello scorso anno sta per scadere il governatore sardo sta cercando una mediazione con Bruxelles. «D’estate, come accade ogni anno, arriveranno qui le compagnie di tutta Europa: approfitteranno del ricco mercato agostano e poi spariranno – riflette Gianluca Langiu della Cisl Trasporti -. Quest’isola ha diritto ad avere un solido sistema di trasporti che funzioni tutto l’anno».

sardegna air italy isolata
I numeri di Air Italy (La Stampa, 13 febbraio 2020)

Il capitolo navi non contiene buone notizie. Anche in questo caso la convenzione con lo stato è in scadenza e sul rinnovo non si sa niente di nuovo. Tirrenia, ex compagnia di bandiera acquisita dall’armatore di Moby, per ora ha in mano i collegamenti in “continuità territoriale” e incassa i ricchi contributi. Ma la situazione del gruppo di Vincenzo Onorato rischia di precipitare: il rischio di un crac, denunciato nei giorni scorsi dai sindacati, l’ha prefigurato persino il tribunale di Milano. E senza proroga della convenzione che succede?

Ciò che gli albergatori, non solo quelli di Porto Cervo, stanno già affrontando: la mancanza di prenotazioni per l’estate. Ora l’emergenza è quella di Air Italy. La questione non riguarda soltanto il caos dei collegamenti: prima di tutto c’è da affrontare il rischio di 1200 licenziamenti. «Noi – annuncia il rappresentante sindacale dei meccanici di Air Italy, Agostino Putzu – siamo disposti a fare anche azioni eclatanti per difendere questa storia e il nostro lavoro». La rabbia esplode dentro l’hangar del Costa Smeralda, dove è rimasto solo un Boeing 737.

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