Sanità, la svolta salta-file: le analisi dal medico di base

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-19

Per il 2020 i medici di medicina generale riceveranno una serie di apparecchiature sanitarie con le quali potranno effettuare la diagnostica di primo livello

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Scrive oggi Il Messaggero che secondo il disegno di legge di bilancio 2020, che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre, per il 2020 i medici di medicina generale riceveranno una serie di apparecchiature sanitarie con le quali potranno effettuare la diagnostica di primo livello. Si tratta per lo più di dispositivi come elettrocardiogramma, holter cardiaco, che registra 24 ore su 24 l’attività elettrica del cuore, e poi ancora apparecchi per la retinografia, in grado di studiare e monitorare cioè l’evoluzione di eventuali patologie della retina. Con altri ancora sarà possibile effettuare una polisonnografia, per valutare le modificazioni dell’attività cerebrale, muscolare, cardiaca, respiratoria che si verificano durante il sonno. Gli studi dei medici saranno anche in grado di fornire servizi di tele-care, tele-Health, tele-monitoraggio, tele dermatologia, grazie al collegamento con il database e consultando uno specialista. Per l’acquisto di questa strumentazione la legge di bilancio ha previsto un contributo pari a 235,834 milioni di euro. I dispositivi però non saranno acquistati dai singoli medici. Il comma 2 dell’articolo 55 della legge stabilisce infatti che «le apparecchiature sanitarie di cui al comma 1, di proprietà delle aziende sanitarie, sono messe a disposizione dei medici di medicina generale, secondo modalità individuate dalle aziende medesime».

sanità come cambiano gli esami
Sanità, gli esami dal medico di base (Il Messaggero, 19 novembre 2019)

Secondo l’annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale per il 2017 si stima che in media a livello nazionale ogni medico di base ha un carico di circa 1.211 adulti residenti. In particolare, per le Regioni del Nord, tranne qualche caso, gli scostamenti dal valore medio nazionale sono positivi. In tutte quelle del Sud, ad eccezione della Regione Sardegna, il carico potenziale dei medici di medicina generale è inferiore al valore medio nazionale. Il più basso è quello della Regione Basilicata con 1.037 residenti adulti per medico.

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