Salvini si lamenta per come è stato trattato dopo la notizia del suo viaggio a Mosca

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-01

Il leader della Lega Matteo Salvini difende la sua volontà di andare a Mosca e sostiene di aver informato anche Palazzo Chigi delle sue intenzioni

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Il suo obiettivo era la pace, per la quale “si lavora con ambasciatori e governi di tanti Paesi, alla luce del sole, comunicandolo anche a giornali e tivù più volte, avendo come unico fine lo stop alla guerra”: Matteo Salvini abbozza una difesa del suo fantomatico viaggio a Mosca accusando le altri parti politiche che lo hanno attaccato in questi giorni sulla questione. “Io l’ho fatto e continuerò a farlo – ha spiegato – spero in compagnia di tanti colleghi che in questi giorni criticano e chiacchierano, ma per arrivare alla Pace non muovono un dito, preferendo parlare di armi e guerra”.

Salvini si lamenta per come è stato trattato dopo la notizia del suo viaggio a Mosca

In un’intervista a Fanpage si è lamentato del trattamento ricevuto in seguito alla fuga di notizie sulla sua partenza per la Russia: “Mi hanno linciato ancora prima di partire. Sto lavorando con i miei contatti da Roma e da Milano, le cose si possono risolvere anche telefonicamente. Noi fortunatamente abbiamo ascolto da certe parti. Ma non dovevo incontrare Putin, non lo sento da anni. Sono in contatto con il ministro degli Esteri Lavrov”. Il segretario leghista reputa la sua strategia migliore di quella del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che “crea piani di pace disconosciuti da tutti che durano tre minuti” e “insulta le parti in conflitto” e assicura: “Palazzo Chigi sapeva delle mie mosse, ne ho parlato anche da Vespa”. Il suo consulente Antonio Capuano, l’uomo che stava lavorando all’organizzazione del viaggio e che è sotto indagine da parte del Copasir, Savini ha commentato: “Ha dato una mano più che sulla Russia su altre relazioni, penso all’Afghanistan o al Medio Oriente”.

Poroshenko a Salvini: “Non fidarti di Putin”

Intanto l’ex premier ucraino Petro Poroshenko, a margine del congresso del Ppe a Rotterdam, ha consigliato a Salvini di “non fidarsi” di Vladimir Putin, che “ci vuole tutti morti”, e di non “averne paura”. Alla domanda se ritenga che sia una buona idea andare a parlare con il presidente della Federazione Russa, Poroshenko ha dichiarato: “Non c’è nulla di cui dobbiamo parlare con Putin, perché ci vuole tutti morti. E noi vogliamo sopravvivere: qual è il compromesso? Essere mezzi morti?”.

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