Salvini avrà ancora la scorta (di poliziotti arrabbiati per gli straordinari che non arrivano)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-12

Una settimana fa in via Farini a Milano i due equipaggi erano fermi in pausa ad arrabbiarsi per gli «straordinari che non arrivano, ma non ci aveva anche promesso le divise nuove, Salvini?»

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Aveva promesso di toglierla a Saviano e a tutti quelli che non se la meritavano, ma per adesso a lui rimane in quanto ex ministro dell’Interno. Matteo Salvini avrà la scorta, racconta oggi Brunella Giovara su Repubblica, che fa anche sapere come i poliziotti che lo seguono sono anche arrabbiati perché straordinari e divise nuove non sono mai arrivati:

Resta la scorta che gli tocca in quanto ex ministro dell’Interno, ma lui si proclama “ministro dell’Interno in pectore”, il che suona patetico se si ascolta lo scontento delle forze dell’ordine. E non tanto il capo della Polizia Gabrielli, che l’altro giorno ha detto che un ministro non dovrebbe aver bisogno della maglietta della polizia, ma la gente che lavora per strada. Tipo, una settimana fa in via Farini a Milano, i due equipaggi fermi in pausa ad arrabbiarsi per gli «straordinari che non arrivano, ma non ci aveva anche promesso le divise nuove, Salvini?».

Dunque, quel Salvini non c’è più, sparito in un puff come i voli di Stato che non potrà più prendere, si era dalle parti del Papeete, già lì lo stile di un tempo era andato a farsi benedire, le cubiste e l’inno nazionale, il Capitano compiaciuto davanti ad alcuni bikini, passati di telefono in telefono. Ma per dire come tutto questo può apparire agli occhi leghisti: il potente Luca Zaia ha pure in gioventù organizzato grandi feste in discoteca, ma da quando è in politica gira sempre elegante, come si deve. E tornando a Matteo, le sue smaglianti camicie bianche, al momento quasi sparite, in una delle ultime dirette Facebook indossava una triste camicia azzurra con il collo alla coreana, che non dona a nessuno, con ancora le pieghe impresse dalla valigia.

salvini divisa polizia

E lui portava un che di malinconico addosso, forse era solo l’effetto di una vacanza in montagna senza sprint. C’è da dire che anche questa volta aveva accanto la fidanzata Francesca Verdini, una bella ragazza che gli vuole bene, nonostante le malignità che lui si affanna a smentire, che si aggira divertita nel fumo delle luganeghe arrosto, forse spera di vedere la Lega del tempo che fu, quando andavano le corna da vichingo e i kilt.

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