Salvini e Meloni vanno d’accordo almeno su una cosa: entrambi non hanno vaccinato i propri figli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-09

Matteo Salvini ha dichiarato a Radio Capital di non aver vaccinato sua figlia: “Sono scelte che spettano a mamma, papà e pediatri, non sono certo di dibattito politico”

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Non sull’elezione del Presidente della Repubblica, non sulle sorti del centrodestra, neanche sul giudizio al governo Draghi: l’unica cosa che al momento mette d’accordo Matteo Salvini e Giorgia Meloni è il vaccino. O meglio, il “non vaccino”, visto che sia la leader di Fratelli d’Italia che il “capitano” leghista hanno dichiarato pubblicamente di non aver vaccinato i propri figli. Lei l’ha fatto in un’intervista a La Stampa parlando di “Un vaccino in sperimentazione, che finisce nel 2023” e affermando di voler “valutare il rapporto rischi-benefici” aggiungendo che “le possibilità che un ragazzo muoia di covid sono le stesse che uno muoia colpito da un fulmine”. Lui invece le ha fatto eco ospite di The Breakfast club su Radio Capital, rispondendo a una specifica domanda: “Sono scelte che spettano a mamma, papà e pediatri, non sono certo di dibattito politico”.

Salvini e Meloni vanno d’accordo almeno su una cosa: entrambi non hanno vaccinato i propri figli

Va ricordato che la Società italiana pediatria (Sip) lo scorso novembre aveva redatto un documento che nelle considerazioni finali spiegava: “Nel complesso, ci sentiamo di raccomandare la vaccinazione nei bambini tra 5 e 11 anni, in quanto capace di prevenire casi severi, sia pur rari, dovuti direttamente al virus o alle sue complicanze infiammatorie, di ridurre disagi per gli stessi bambini e le loro famiglie e di aumentare in generale i loro gradi di libertà. La raccomandazione è ancora più forte se il bambino soffre di patologie croniche, e se convive o ha contatti stretti con adulti anziani o fragili”. Una nota dell’Istituto superiore di sanità risalente allo scorso 10 dicembre afferma che “anche se in misura minore rispetto all’adulto, anche nell’ età infantile l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, tanto è vero che circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva. Inoltre anche nei casi (e sono fortunatamente la grande maggioranza) nei quali l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo”.

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