Salvini non farà la dichiarazione di voto a nome della Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-20

Il passo indietro del leader del Carroccio dopo l’annuncio di Draghi sul voto alla risoluzione Casini

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Era stato indicato come la personalità – in qualità di senatore e di segretario del Carroccio – che avrebbe preso la parola a Palazzo Madama per dare l’indicazione di voto della Lega sulla fiducia a Mario Draghi. Ma dopo che il Presidente del Consiglio ha dato il via libera alla votazione della risoluzione Casini (ovvero quella che punta a mantenere lo status quo nella maggioranza, fino al termine della legislatura), Matteo Salvini ha fatto un passo indietro. Al suo posto, il suo partito sarà rappresentato dal senatore Stefano Candiani.

Salvini non farà la dichiarazione di voto della Lega al Senato

Un dettaglio che non nasconde il malcontento nel centrodestra dopo l’annuncio di Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio -mantenendo fede a quel che aveva già detto nei giorni scorsi e ribadito sia nella mattinata che nel pomeriggio di oggi al Senato – ha sottolineato come l’unica possibilità di una sua permanenza a Palazzo Chigi (fino alla primavera del 2023) era legata all’ottenimento della fiducia da parte di tutti i partiti che hanno sostenuto – fino alla scorsa settimana – il suo esecutivo.

Questo vuol dire che Draghi avrebbe accettato solo ed esclusivamente il supporto da parte di MoVimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Partito Democratico e Italia Viva (contando solamente i partiti con un cospicuo numero di parlamentari, sia alla Camera che al Senato). La risoluzione presentata dal centrodestra governativo, invece, vincolava l’ipotesi di un Draghi bis all’esclusione dal governo del MoVimento 5 Stelle. E per questo il Presidente del Consiglio ha detto no.

E dopo questa comunicazione, arrivata in forma ufficiale poco dopo le 17, è arrivata la notizia del cambio di “esponente” a leggere le dichiarazioni di voto della Lega a Palazzo Madama: non più il segretario Matteo Salvini, ma il senatore Stefano Candiani. E questo sembra essere più che un’indicazione sulla strada che prenderà il voto.

 

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