Tutti gli spari e le aggressioni a Roma che Salvini e la Lega non hanno notato

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-11-11

Gli spari all’asilo della Magliana, il ferimento di Bortuzzo, l’agguato a Piscitelli, gli omicidi ad Ostia, gli spari nel pub e le aggressioni al Prenestino: dov’era Salvini quando si sparava a Roma e doveva fare il ministro dell’Interno?

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L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, il senatore Stefano Candiani e il deputato Nicola Molteni ieri hanno dato un triste spettacolo di sé attaccando l’attuale responsabile del Viminale Luciana Lamorgese per gli spari in Corso Francia a Roma.

Tutti gli spari e le aggressioni a Roma che Salvini e la Lega non hanno notato

«Spari a Roma: lo stesso PD che propone di schedare le Forze dell’Ordine attacca l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Viminale allo sbando: il Pd è ossessionato dalla Lega e Lamorgese è pronta per “Chi l’ha visto?”», hanno detto in coro i due eletti del Carroccio. “Roma nel caos, ormai ne succedono di tutti i colori. Onore alle Forze dell’Ordine, mentre purtroppo gli altri dormono”, ha invece dichiarato tramite nota stampa il Capitano.

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Ora, fa abbastanza ridere che la Lega gridi all’emergenza sicurezza proprio nell’occasione in cui a sparare è stata la polizia, per tentare di intimidire e bloccare la fuga dei due rapinatori. E che si lamentino proprio quando i due fuggitivi sono stati arrestati e sono recuperati i due orologi Rolex che rappresentavano la refurtiva, fa ancora più ridere.

Dov’era Salvini quando si sparava a Roma e doveva fare il ministro dell’Interno?

Ma le affermazioni dei leghisti fanno ancora più ridere se si legge questo elenco dei fatti di sangue nel 2019 nella Capitale tratto dal Corriere della Sera Roma:

Magliana, spari all’asilo
Il 10 gennaio, via Castiglion Fibocchi, ore8,50. Una mamma entra. Davanti al cancello, il papà aspetta in auto. Un killer su una moto si avvicina, spara 4 colp e uccide Andrea Gioacchini, scarcerato 4 giorni prima. Per chi indaga, un regolamento di conti.

Manuel Bortuzzo
È la notte tra il 2 e il 3 febbraio, un giovane di 19 anni viene raggiunto da alcuni colpi di pistola di piazza Eschilo. È Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto. Una pallottola centra una vertebra e lo lascia paralizzato dalla vita in giù. A sparare due 24enni di Acilia, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Condannati a 16 anni.

Umberto Ranieri
Aggressione in pieno giorno al Prenestino: muore a 55 anni per aver chiesto a un gruppo di 5 ragazzi di raccogliere le bottiglie di birra in terra. Ranieri viene colpito da un pugno in pieno volto, cade e batte violentemente la testa.

Spari nel pub a Ostia
Il pomeriggio del 3 maggio, Massimiliano Masia, 50 anni, ferisce con un’accetta la sua ex compagna che riporta la frattura di uno zigomo e una profonda ferita al volto. Dopo poche ore, il nuovo compagno della donna raggiunge Masia nel pub Rumors e gli spara per vendicarla.

Movida choc al Pigneto
Uno studente di 23 anni viene aggredito da tre balordi: morsi a una mano.

Sarta uccisa in casa a Talenti
È la sera del 5 maggio: Anna Tomasino, 89 anni, muore dopo essere stata aggredita dai ladri entrati in casa sua.

Ucciso ad Ostia
«Papà corri, mi danno fastidio». Una ragazzina di 15 anni telefona al padre per raccontargli che 4 giovani egiziani le rivolgono complimenti esagerati. Tanto basta perché Maurizio De Dominicis, 38 anni, decida di organizzare una missione punitiva: il bilancio sarà di un morto (Salem, 19 anni,ucciso da una coltellata al torace), due feriti e sei arresti.

Cinema America
Valerio Colantoni, 23 anni, e David Habib, 20, la notte del 14 giugno vengono aggrediti in via di San Francesco a Ripa. La causa? Indossavano la maglietta del Cinema America. Ai domiciliari tre estremisti di destra.

Mario Cerciello Rega
Viene ucciso a Prati con 11 coltellate nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Insieme al suo collega Andrea Varriale era intervenuto per recuperare uno zaino rubato ad uno spacciatore a Trastevere. Ad ucciderlo gli americani Elder Lee Finnegan e Gabriel Natale Hjorth.

Agguato a Piscitelli
Il 7 agosto «Diabolik» ex capo storico degli ultrà della Lazio viene freddato nel parco degli Acquedotti e con una pistola 7,65 da un uomo vestito da runner. Un’esecuzione tra famiglie e bambini.

Questa serie di fatti di sangue, che riguarda solo eventi datati 2019, è accaduta mentre Matteo Salvini era ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio. Se Lamorgese è “assente” per quello che è accaduto a Corso Francia, allora dov’era Salvini mentre a Roma si sparava e lui doveva stare al Viminale?

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