Come Salvini e Meloni hanno preso la sonora sconfitta del centrodestra a Verona

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-27

Il giorno dopo l’elezione a Verona di Damiano Tommasi, candidato progressista, Matteo Salvini e Giorgia Meloni provano ad analizzare il tonfo del centrodestra che non è riuscito a far rieleggere Federico Sboarina

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Dopo essere riusciti nell’impresa al negativo di consegnare Verona – storicamente vicina alla destra – a Damiano Tommasi, candidato dell’area progressista eletto sindaco con il 53,4% dei voti, Matteo Salvini e Giorgia Meloni riflettono sulla debacle del centrodestra ai ballottaggi di ieri. “Il centrodestra deve fare una riflessione sul tempo che ha inutilmente speso in polemiche interne”, dice la leader di Fratelli d’Italia, che insiste: “Occorre parlarsi, parlarsi subito”. Prova a mediare con gli alleati, che in particolare a Verona hanno fatto mancare il loro supporto: “Basta litigi, a partire della Sicilia, non possiamo rischiare di mettere a repentaglio il risultato delle elezioni politiche. Chiederò a Salvini e Berlusconi di vederci il prima possibile per evitare ulteriori divisioni”.

Come Salvini e Meloni hanno preso la sonora sconfitta del centrodestra a Verona

Il segretario della Lega aveva criticato la scelta del candidato, Federico Sboarina, definita “un errore madornale”. Mentre Forza Italia, che sosteneva Flavio Tosi, ha subìto la decisione del sindaco uscente di rifiutare un apparentamento dopo il primo turno. “L’incontro si può fare anche domani – la risposta di Salvini – non è possibile perdere in città importanti perché il centrodestra si divide e sceglie di non allargarsi e di includere altre forze ed energie, per paura, per calcolo o per interesse di parte. Vediamoci e prepariamo la prossima squadra e il prossimo progetto di governo, subito, insieme”.

Tosi: “Una parte della Lega mi ha fatto fuoco di sbarramento”

Anche Tosi – arrivato terzo al primo turno – ha voluto analizzare quanto accaduto a Verona: “C’è un problema di fondo, Sboarina non ha ben governato. Se si prendono al primo turno Tosi più Tommasi fa il 64%, Sboarina aveva il 32%. Se uno su tre vota Sboarina e due su tre gli votano contro era il sindaco sbagliato”. “Mi spiace perché mentre Forza Italia questo lo aveva capito – conclude – e anche parti della Lega lo avevano capito. Altre no nel Carroccio, mi hanno fatto fuoco di sbarramento, senza considerare che con il 6% che aveva la Lega, più i miei voti, si poteva fare un buon risultato”.

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