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Ma ve lo ricordate il patto anti-inciucio firmato dal centrodestra?

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-02-01

Era l’agosto del 2020 quando Meloni, Salvini e Berlusconi brindarono per il loro accordo. Un anno e mezzo dopo, la coalizione è implosa

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Grazie, Graziella e grazie al… patto anti-inciucio. L’elezione del vecchio-nuovo Presidente della Repubblica ha lacerato il tessuto sul qualche si era tentata di costruire una comunione di intenti all’interno della grande ed eterogenea coalizione di Centrodestra. L’ascensore che si ferma al “piano sbagliato” e che porta alla ri-elezione di Sergio Mattarella al Quirinale è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono sempre più distanti e la fine di quell’amore nato solamente come apparenza social è diventata realtà. I rapporti tra Salvini, Meloni e Berlusconi sono conclusi. Anzi, due di loro stanno tentando un nuovo accordo che esclude, di fatto, la leader di FdI dalla partita. E pensare che solamente due estati fa veleggiavano verso una luna di miele.

Salvini Meloni Berlusconi, la brutta fine del patto anti-inciucio del 2020

Sui retroscena che hanno portato all’elezione di Sergio Mattarella al Colle è stato già detto praticamente tutto. La prima frattura tangibile è arrivata con la bocciatura del nome di Elisabetta Casellati, soprattutto per colpa di una serie di franchi-tiratori di Forza Italia. Ed è stato l’inizio della fine. Perché la fine di quella relazione poliamorosa platonica (e politica) Salvini-Meloni-Berlusconi si è consumata all’indomani di questa figuraccia dell’intera coalizione di centrodestra.

Il leader della Lega (ma anche Forza Italia) hanno deciso di appoggiare la nomina di Sergio Mattarella. E lo hanno fatto senza coinvolgere – come da lei dichiarato – Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni, a Porta a Porta, ha raccontato di quell’appuntamento mancato nella mattinata di sabato, quella in cui poi si è scelto di convergere sul nome dell’attuale Capo dello Stato:

“Io ho sentito Salvini l’ultima volta in mattinata, mi ha mandato un messaggio e mi ha chiesto: ‘Sei in ufficio? Salgo’. Ma da allora non l’ho più sentito”.

Che fine aveva fatto? Era salito in ascensore, ma si era fermato al piano inferiore rispetto a quello in cui c’è l’ufficio di Giorgia Meloni. Il motivo? Lo ha detto lo stesso Salvini, sempre da Bruno Vespa.

“Salendo, invece di arrivare al sesto piano, mi sono fermato al quinto. Ero molto arrabbiato e deluso e parlando con i giornalisti ho detto: ‘Secondo me è più serio chiedere un sacrificio a Mattarella’. Poi le cose sono andate come sono andate”.

Giorgia Meloni, in pratica, ha saputo della scelta di Lega e Fratelli d’Italia leggendo le agenzie di stampa, i social e i giornali. Nessuna anticipazione, nessuna comunicazione diretta. E nelle ultime ore la distanza è cresciuta. Salvini e Berlusconi si sono visti per parlare del nuovo Centrodestra (un po’ più al centro e un po’ meno a destra, per quanto possibile). Fuori dai giochi la leader di Giorgia Meloni che ha incassato il colpo e ha deciso di andare avanti con le sue gambe, senza le due ingombranti stampelle.

S’erano tanto amati…

E pensare che nell’agosto del 2022 il trittico poliamoroso (sempre politicamente parlando) Salvini-Meloni-Berlusconi si erano riuniti e celebrato quel patto anti-inciucio con impegni precisi che erano già venuti a mancare con la decisione di Lega e Forza Italia di appoggiare, sostenere ed entrare a far parte del governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi. E la leader di Fratelli d’Italia aveva esultato su Facebook:

“Grazie a Fratelli d’Italia il centrodestra compatto firma il patto anti-inciucio. Fin dalla campagna elettorale per le politiche del 2018 chiedevamo agli alleati di sottoscrivere questa proposta, abbiamo rinnovato l’appello ad Atreju 2019 e durante la grande manifestazione in Piazza San Giovanni. Oggi finalmente è arrivata la firma degli alleati e voglio ringraziare Matteo Salvini e Silvio Berlusconi”.

Un anno e mezzo dopo, quel patto è finito nel cestino. Anzi, nel cassetto dei brutti ricordi. Il centrodestra, quello che veniva raccontato privo di screzi, invidie e tormenti dai diversi protagonisti, non esiste più. Nonostante patti sbandierati sui social.

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