Salvini e Meloni “alleati” nelle piazze, ma alla Camera votano contro sulle concessioni balneari

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-26

Fratelli d’Italia è l’unico partito ad aver votato contro il ddl Concorrenza alla Camera: gli “alleati” di centrodestra Lega e Forza Italia si sono allineati al governo

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Fianco a fianco, e nemmeno troppo, nelle piazze, ma nemici nel palazzo. Lega e Fratelli d’Italia si sentono forti di correre in coalizione – insieme a Forza Italia – e grazie soprattutto ai voti del partito di Giorgia Meloni pregustano un governo di centrodestra guidato (probabilmente) dalla prima premier donna. Ma in Parlamento votano in dissenso sul dl concorrenza, in particolare sulla liberalizzazione delle concessioni balneari. Dopo lo stralcio dell’articolo sui taxi, il governo ha preso impegni per condurre comunque in porto la legge: dopo il voto al Senato, dove i balneari avevano ottenuto una deroga delle concessioni fino al 2023, si è passati questa mattina alla Camera, dove soltanto i deputati di Fratelli d’Italia hanno votato contro.

Salvini e Meloni “alleati” nelle piazze, ma alla Camera votano contro sulle concessioni balneari

“Il nostro è stato l’unico partito che ha votato contro”, ha affermato Riccardo Zucconi, capogruppo in commissione Attività produttive della Camera, aggiungendo: “Siamo gli unici che hanno difeso i balneari”. Da Forza Italia, che si è comportata come la Lega nonostante rientri nella coalizione, è arrivata una spiegazione di quanto accaduto. L’ha fornita prima della discussione in Aula il viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin: “In questa fase il testo del ddl Concorrenza non cambia – ha detto – ovviamente spetterà al prossimo governo scrivere le norme attuative. Chi vincerà farà le opportune valutazioni rispetto alle norme attuative”.

Le beghe sulla leadership tra Forza Italia e Fratelli d’Italia

Per oggi, quindi, si può votare divisi: poi quando si governerà insieme si vedrà. Questa più o meno la linea spinta dall’ala “governista” (o ex tale) del centrodestra. “A poche settimane dalle elezioni politiche – aveva affermato ieri Maurizio Gasparri – Forza Italia ritiene di poter affermare la necessità di non perdere le risorse del Pnrr, ma allo stesso tempo di impegnarsi a modificare la norma appena insediato il prossimo governo che sarà certamente a guida centrodestra”. Tra gli azzurri e Fratelli d’Italia resta da sciogliere ancora il nodo sulla leadership: Meloni chiede che venga applicata la regola del “chi prende un voto in più indica il premier”, ma la replica di Berlusconi lascia presagire nuove grane: “Il tema non mi appassiona”.

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