Salvini ha paura di cosa è stato trovato nel cellulare di Savoini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-26

La difesa del faccendiere chiede la restituzione del telefonino per scoprire cosa hanno i pm sui contatti con Salvini

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La difesa di Gianluca Savoini chiede la restituzione del telefonino sequestrato all’indagato per corruzione internazionale. Mentre si ha la certezza che Salvini ha mentito su Gianluca Savoini e sulla sua presenza nella delegazione ufficiale del ministero dell’Interno a Mosca il 16 luglio 2018, il vicepremier sta disperatamente giocando una partita in cui ha bisogno di tempo non tanto per portare il Paese sotto l’ombrellone e fargli dimenticare questa storia, ma per riuscire a ottenere un qualche straccio di indicazione su ciò che ha in mano oggi la procura di Milano che indaga per corruzione internazionale sui convitati del Metropol (Gianluca Savoini, l’avvocato d’affari Gianluca Meranda, il suo consulente Francesco Vannucci). Raccontano Fabio Tonacci e Carlo Bonini su Repubblica:

Non a caso ieri ha fatto capolino in procura l’avvocato di Savoini, Lara Pellegrini, per depositare una richiesta di riesame del sequestro del cellulare e dei documenti rinvenuti durante la perquisizione. Una mossa che evidentemente, visto il momento dell’anno (di qui a pochi giorni comincerà per il Tribunale il periodo feriale) non ha certo lo scopo di rientrare in possesso dello smartphone, ma di costringere i magistrati della pubblica accusa a depositare atti coperti dal segreto istruttorio. Per la truppa Salvini-Savoini-D’Amico, infatti, il problema, con tutta evidenza, gira intorno all’urgenza di dare risposta ad alcune domande che la tormentano.

salvini savoini casellati

Cosa ha scoperto, per esempio, la Guardia di Finanza, esaminando in questi mesi i conti dell’Associazione Lombardia-Russia, sulle operazioni finanziarie con controparti russe? Fin dove l’analisi del telefono ha consentito di ricostruire, nel dettaglio, i contatti tra Salvini e Savoini immediatamente precedenti e immediatamente successivi al 17 e 18 ottobre 2018, i giorni della trasferta a Mosca per il convegno di Confindustria Russia, con la cena al Rusky e l’incontro riservato al Metropol? Detta altrimenti, fin dove è dimostrato che Salvini fosse al corrente di quello che si sarebbe discusso ai tavoli del Metropol in nome e per conto del partito di cui è Segretario federale?

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