Così Salvini fugge dalle domande della giornalista sulla sentenza per l’omicidio Cucchi | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-12

Il leader della Lega Matteo Salvini elude le domande sulla sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato in via definitiva i due carabinieri – Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro – che nell’ottobre 2009 uccisero Stefano Cucchi

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Parlando a un punto stampa con i giornalisti dopo aver consegnato in Corte di Cassazione una proposta di legge popolare sull’utero in affitto, Matteo Salvini è stato incalzato da una giornalista sulla sentenza pronunciata proprio dalla Cassazione che ha chiuso il processo sull’omicidio di Stefano Cucchi, condannando in via definitiva i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro. “Proprio in questa piazza (Piazza Cavour a Roma, ndr) l’altra settimana le è stata dedicata la sentenza Cucchi da Ilaria Cucchi, cosa ne pensa?”, la domanda della cronista. “Prendo atto, buon lavoro a tutti”, risponde il leader della Lega, che prova ad eludere la questione ed evitare di entrare nel merito delle sue dichiarazioni che in passato avevano gettato ombre sulla vita del geometra romano e attribuito alla “droga” la sua morte, mentre invece la verità processuale ha stabilito che ad ucciderlo siano state le percosse ricevute da due membri dell’Arma.

Così Salvini fugge dalle domande della giornalista sulla sentenza per l’omicidio Cucchi

“Ma cosa vuol dire, ci dica qualcosa”, lo incalza la cronista, cercando di andare oltre la risposta di facciata del segretario del Carroccio. “Ha capito che Cucchi non è morto di droga?”. “Lei fa sempre comizi più che domande – risponde Salvini – e mi incuriosisce. Buona giornata e buona fortuna. Io sono sempre e comunque contro ogni tipo di droga”. La giornalista: “Si scusa con Ilaria Cucchi?”. E Salvini: “Non mi scuso per le mie idee. Se lei è a favore di qualche tipo di droga mi dispiace per lei. Non ho messo in dubbio la sua battaglia, sono contro la droga senza se e senza ma. E quando c’è di mezzo un morto non resta che pregare. Detto questo, la droga uccide i ragazzi di oggi. Di fronte ai morti le mie idee e le sue vengono dopo”. “E basta – replica – oggi è parco di parole”. Salvini conclude: “Se vuole posso saltellare”. In un video dello stesso episodio pubblicato dal Fatto Quotidiano si sente il leader della Lega aggiungere: “Ogni Paese ha la stampa che si merita”. Nell’estratto del punto stampa pubblicato sui suoi canali social, invece, il diverbio con la giornalista che gli chiedeva di Cucchi è stato totalmente tagliato.

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