“Salvini è un politico coraggioso”, Alessandro Orsini si supera a CartaBianca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-01

Il professore di Sociologia torna a ribadire il suo apprezzamento nei confronti del leader della Lega

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Lo aveva detto in precedenza e lo ha ribadito anche nel corso dalla sua ultima apparizione sugli schermi di Rai 3, ospite immancabile del martedì sera di “CartaBianca”. Mentre si è alzato un coro unanime di critica nei confronti dell’iniziativa (privata, personale e tenendo all’oscuro il governo) di Matteo Salvini in merito a quel viaggio (ora sospeso) in direzione Mosca, Alessandro Orsini torna a esaltare la figura politica del leader della Lega. Lo definisce “coraggioso”, in perfetta linea con il suo pensiero su quel che sta accadendo dallo scorso 24 febbraio in Ucraina.

Orsini elogia Salvini e dice che è un “leader politico coraggioso”

Il tema della trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, ovviamente, era quello di Matteo Salvini, i suoi incontri (multipli) con l’ambasciatore russo a Roma Sergej Razov e il suo nuovo “consulente” Antonio Capuano. E mentre il quotidiano Domani stava mandando in stampa la notizia con la conferma dell”avvocato ex deputato di Forza Italia sulla genesi di quel viaggio (che per il momento non si farà) verso Mosca, il professore di Sociologia si sperticava in complimenti nei confronti del leghista:

“Condivido la posizione di Salvini, sono dalla parte di Salvini. È un leader politico coraggioso che sta mettendo in discussione l’asse Johnson-Biden, è assolutamente contrario alla linea Biden-Johnson e sta cercando di fare politica. E questo è un fatto straordinario, Salvini sta cercando soluzioni. Ammiro le persone, come Salvini e Giuseppe Conte, che cercano di fare politica e si muovono. Salvini ci sta facendo capire che se proseguiamo su questa strada tra 20 anni l’Europa sarà un disastro”.

Per il professore di sociologia, dunque, tutto è stato fatto correttamente e le mosse del segretario della Lega sono da stimare e non da condannare. Poi, inoltre, rifiuta di affibbiare l’etichetta di “putiniano” a Salvini:

“Ho grossi dubbi su questo, era anche un grandissimo ammiratore di Trump. Salvini si sta chiedendo cosa succederà all’Italia se si va avanti su questa strada”.

Niente riferimenti ai precedenti viaggi in Russia per stringere la mano a Putin. Nessun accenno a quelle magliette usate a sproposito al Parlamento Europeo e quelle dichiarazioni sullo scambio di “due Mattarella per un Putin“. E qui si potrebbe chiudere il sipario dell’ennesimo teatro dell’assurdo.

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