Salvini e la fregnaccia del vaccino antinfluenzale garantito in Lombardia ai soggetti fragili

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-13

Oggi Salvini a L’Aria che tira ha difeso la gestione di Gallera e Fontana per l’approvvigionamento dei vaccini antinfuenzali, e se ne è andato ribadendo che i vaccini per i soggetti fragili sono garantiti. Ma i medici di famiglia in provincia di Pavia attaccano “tiriamo a sorte per decidere chi vaccinare?”

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Oggi Salvini a L’Aria che tira ha difeso la gestione di Gallera e Fontana per l’approvvigionamento dei vaccini antinfuenzali “Ieri sono stato in regione Lombardia, c’è una quantità di vaccini antinfluenzali in arrivo che non c’è mai stata nella storia”. Myrta Merlino ha incalzato il leader della Lega facendogli notare che invece c’è un ritardo, ma lui ha replicato “non diciamo fesserie” e si è eclissato dalla scena ribadendo che i vaccini per i soggetti fragili sono garantiti.

Salvini vaccino antinfluenzale garantito in Lombardia soggetti fragili

 

È davvero così? Per i medici di famiglia della provincia di Pavia no: infatti attaccano Regione Lombarda per il numero, ritenuto insufficiente, di dosi di vaccino anti-influenzale che verranno loro consegnate a partire dalla prossima settimana. In un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “La Provincia pavese”, Giorgio Monti, medico di base a Voghera (Pavia) e presidente provinciale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), definisce “una vergogna” il piano predisposto dalla Regione, accusata di “non provvedere adeguatamente al fabbisogno di vaccini antinfluenzale per la popolazione fragile”. Monti spiega che il Pirellone consegnerà ad ogni medico 30 vaccini lunedì 19 ottobre per una settimana, altri 20 per i giorni dal 26 al 31 ottobre e forse 50 dal 2 novembre in poi; solo da metà novembre si potranno prenotare le dosi successive. “Sapevamo delle difficoltà della Regione di approvvigionarsi, viste le aste fallite – spiega Monti -, ma non immaginavamo che il tutto si traducesse in questo provvedimento. Tutti i medici di famiglia hanno prenotato quantitativi ben maggiori: io, ad esempio, ho chiesto 350 dosi di vaccino e ho 250 pazienti fragili. Mi dica la Regione cosa posso raccontare a queste persone, a malati cronici che hanno anche quattro patologie da curare. Che facciamo, tiriamo a sorte per decidere chi vaccinare?

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