L’umile bilocale in cui vive il povero Salvini (e la realtà)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-04

Se proprio non riuscite ad addormentarvi e volete farvi leggere una favola, sentite quella del tizio che fa da anni un mestiere pagatissimo (anche se professionalmente non proprio specchiato) e però ci tiene a far sapere ai suoi fans che vive in un umile bilocale, mica come quelli di sinistra che hanno i villoni. Ma è la verità? Proviamo a fargli i conti in tasca

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Se proprio non riuscite ad addormentarvi e volete farvi leggere una favola, sentite quella del tizio che fa da anni un mestiere pagatissimo (anche se professionalmente non proprio specchiato) e però ci tiene a far sapere ai suoi fans che vive in un umile bilocale, mica come quelli di sinistra che hanno i villoni.

L’umile bilocale in cui vive il povero Salvini (e la realtà)

Il povero in questione è un certo Matteo Salvini, che certamente non è “un riccone, un milionario come quelli di sinistra che più si dicono compagni più hanno soldi sul conto corrente. Ho un bilocale, sono misero ma c’è tutto il necessario come tanti italiani. Se preferisci i milionari buon per loro, io mi accontento di quello che il buon Dio e la fortuna mi danno”.

salvini umile bilocale

Ora, come ha ricordato NonLeggerlo su Twitter, è buona cosa ricordare che Salvini ha fatto per 19 anni il consigliere comunale a Milano, ma si sa in quei casi lo stipendio non è un granché e fatica ad arrivare nei casi più importanti a duemila euro al mese. Nel frattempo il buon Matteo ha fatto anche per appena 11 anni l’europarlamentare. E quanto guadagna un europarlamentare?

La prima voce è quella dello stipendio per il ruolo ricoperto, che ammonta a 7.956,87 euro lordi al mese. Al netto, la cifra scende a 6.200,72 euro. La seconda voce è quella delle indennità per le spese generali , ovvero per la gestione ufficio, delle spese telefoniche e per il computer, che ammonta a 4.299 euro al mese. C’è poi l’indennità giornaliera, ovvero un gettone che viene dato per ogni presenza e che ammonta a 304 euro al giorno. Se un eurodeputato non partecipa ad almeno la metà delle votazioni, questa somma viene dimezzata. Ci sono poi i rimborsi per le spese di viaggio, che vengono liquidate previa presentazione delle ricevute. Per chi viaggia in macchina, è previsto un accredito di 0,50 euro per ogni chilometro percorso.

Scaduta la legislatura, c’è anche un’indennità di fine mandato che è pari a un mese di stipendio per ogni anno della durata del suo incarico di eurodeputato. Questo non viene erogato se il politico ha un’altra funzione pubblica. Infine oltre al rimborso dei due terzi delle spese mediche sostenute, c’è anche un vitalizio che scatta al compimento dei 63 anni. Si tratta del 3,5% della retribuzione per ciascun anno, diciamo che in media supera i 2.700 euro al mese. In totale quindi un eurodeputato guadagna tra i 16.000 e i 19.000 euro al mese, con l’importo che può variare a seconda della frequenza con cui si è partecipato alle sedute. A questi vanno aggiunti fino a 24.526 euro al mese, fino allo scorso anno erano 21.000 euro, per pagare i vari portaborse che in alcuni casi sono anche dieci per un solo eurodeputato.

Ma Salvini è stato anche per un anno deputato ed è attualmente senatore oltre a essere stato ministro dell’Interno. E quanto si guadagna in quei ruoli?

Un parlamentare italiano può arrivare a guadagnare oltre 17.625 euro euro lordi al mese se è senatore e o 18.735 euro lordi se è deputato. Come? I deputati prendono un’indennità lorda di 10.435 euro e i senatori 10.385 euro lordi: più degli 8.757 euro di un parlamentare europeo, giusto per fare un paragone. Ma l’indennità, anche se parliamo della principale, è solo una voce dello stipendio dei parlamentari. Come si vede nel grafico in alto, se ne devono aggiungere altre, a partire dalla diaria fino ai vari rimborsi (alcuni, bisogna dirlo, includono le somme riservate ai collaboratori), per arrivare oltre a 17mila euro lordi.

Ovviamente non staremo lì a fare i conti in tasca a Matteo moltiplicando per il tempo passato le cariche che ha portato a casa. In più non possiamo non contare che il cattolicissimo Salvini deve pagare per i figli avuti dalle mogli da cui ha divorziato, anche se non sappiamo se ci sono altri accordi con l’ex coniuge e in questo momento non ci interessano. Quello che ci preme sottolineare è che dopo vent’anni di politica se Salvini può permettersi solo un bilocale evidentemente ha le mani bucate.

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