Opinioni
Salvini a Foggia, i contestatori caricati
neXtQuotidiano 11/05/2015
Le forze dell’ordine hanno caricato poco fa a Foggia una cinquantina di manifestanti che hanno lanciato fumogeni, uova, pomodori e banane, contro l’ingresso dell’hotel Cicolella dove era entrato il leader della Lega Nord Matteo Salvini per un incontro elettorale. “Salvini: odio senza confini”, si diceva sullo striscione che anticipava il gruppo dello Scurìa (centro sociale […]
Le forze dell’ordine hanno caricato poco fa a Foggia una cinquantina di manifestanti che hanno lanciato fumogeni, uova, pomodori e banane, contro l’ingresso dell’hotel Cicolella dove era entrato il leader della Lega Nord Matteo Salvini per un incontro elettorale. “Salvini: odio senza confini”, si diceva sullo striscione che anticipava il gruppo dello Scurìa (centro sociale occupato) di Foggia, in marcia per protestare contro la presenza in città del leader della Lega.
Ad attendere Matteo Salvini anche numerosi cittadini con la bandiera del Regno delle Due Sicilie.
#Foggia chiama #Salvini #gattinisusalvini pic.twitter.com/oVnHDbvlsa
— Sandro Simone (@sandrosimone) 7 Maggio 2015
Uno status su Fb del Quotidiano L’Attacco racconta:
Continuano i disordini davanti all’hotel Cicolella di Foggia, per l’intervento di Matteo Salvini. Cori di contestazione e lacrimogeni. Sul posto anche il Questore. Si teme che i contestatori possano bloccare la strada al leader leghista. I supporter sostengono che sia già uscito dalla porta laterale ma la folla non si placa.
E pubblica questa foto:
La ‘carica di alleggerimento’ è stata decisa dopo che alcuni fumogeni sono stati lanciati dai contestatori contro le forze dell’ordine che presidiavano l’ingresso. È stata chiamata un’autoambulanza perché una ragazza sarebbe rimasta leggermente ferita durante i momenti concitati dell’allontanamento dei manifestanti da parte delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa ma all’arrivo degli operatori sanitari della giovane donna non c’era traccia: era comunque visibile una chiazza di sangue per terra.
Foto copertina da qui