Economia

Il piano di Salvini: 15 euro in meno per ogni profugo

neXtQuotidiano 01/07/2018

Il taglio dei servizi accessori pensato dal Viminale. Ma potrebbe partire solo nel 2020

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Il Messaggero racconta oggi che il ministro dell’Interno Matteo Salvini lavora al taglio delle spese per i richiedenti asilo, con l’obiettivo dichiarato di portare da 35 a 20 euro il conto quotidiano per ciascun migrante, destinato a società e coop che gestiscono i centri di accoglienza. Le società che hanno in appalto la gestione dell’accoglienza, con cifre che oscillano tra i 34 e i 36 euro al giorno per migrante, offrono vitto e alloggio ma anche lezioni di lingua, educazione civica e corsi professionali. Proprio a questo taglio sta pensando il Viminale: quello dei servizi accessori. Il progetto potrebbe diventare operativo nel 2020 visto che fino al 2019 ci sono gli esiti delle gare riconosciuti e sarebbe complicato per il governo tornare indietro rispetto ai contratti firmati senza pagare penali.

15 euro salvini

Flussi, migranti e costi (Corriere della Sera, primo luglio 2018)

La parte curiosa della vicenda è che il taglio riguarda quindi i progetti di integrazione che permettono ai richiedenti asilo di comprendere la società italiana per poterci vivere in maniera più corretta: chissà qual è il partito che si lamenta spesso della mancata integrazione dei migranti, eh? In più c’è un’interessante scelta economica che va segnalata: il ministro vuole tagliare costi che sono stipendi di persone che lavorano nelle cooperative (in gran parte italiani) e, in definitiva, sta rinunciando a una parte di spesa pubblica. Proprio quello che gli chiede di fare Bruxelles. Ma non erano contro?

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