Sallusti dice che c’è stato un complottone leghista, nel segreto delle urne, contro Salvini | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-28

Il direttore di Libero ha parlato, a “L’Aria che Tira”, della differenza tra i voti conquistati da Zaia alle Regionali e l’insuccesso del Carroccio in Veneto (ma anche in Lombardia)

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Trame oscure consumate nel favore delle tenebre del segreto delle urne elettorali. Il tutto per consumare e logorare la figura del segretario del partito. Ad ammiccare al complotto intestino contro Matteo Salvini è stato il diretto di Libero Quotidiano Alessandro Sallusti. Il giornalista ha parlato del deludente (e a tratti sorprendente) risultato della Lega in regioni come il Veneto, dove Fratelli d’Italia ha più che doppiato (nei numeri) il Carroccio.

Sallusti sostiene che la Lega abbia complottato contro Salvini

I numeri parlano chiaro: nella Regione che da tempo viene indicata come il fortino della Lega, quel porto sicuro in cui accumulare consensi, il primo partito è stato Fratelli d’Italia. Per Giorgia Meloni, infatti, i voti totali hanno superato il 33% di quelli espressi dai cittadini veneti, mentre il Carroccio si è fermato a un 15% che rappresenta un risultato storicamente basso per il partito guidato da Matteo Salvini. Sintomo di un disamoramento dell’elettorato leghista? Secondo Sallusti no.

“C’è qualcosa che non torna. E che lascia pensare che al di là dello spostamento dell’opinione pubblica, che sicuramente c’è stato, c’è stato anche qualcosa di pilotato perché non tornano i conti. È impossibile che un’altissima percentuale di veneti sia con Luca Zaia e solo una piccola percentuale abbia votato Lega. Io penso che nel segreto dell’urna qualcosa è successo, cioè qualcuno dall’interno ha voluto far sì che Salvini si trovasse in difficoltà perché non ha il coraggio di sfidarlo – legittimamente – pubblicamente, alla luce del sole e gli hanno lanciato un segnale. La Lega è un partito militante, la maggior parte degli elettori leghisti non vota così a caso, votano secondo delle indicazioni o secondo qualcosa che c’è nell’aria”.

Al netto del “giudizio” poco esaltante rispetto all’elettore medio della Lega, il complotto di cui parla Alessandro Sallusti non è confermabile. È ovvio che nello stesso Carroccio le varie anime interne si siano animate prime e dopo il voto, ma parlare di strategia “pilotata” per “giustificare” un netto insuccesso è un esercizio di stile poco fecondo e utile.

(foto e video: da “L’Aria che Tira”, La7)

 

(da “L’Aria che tira”, La7)

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