Salerno-Reggio Calabria, l'inaugurazione col trucco

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-12-22

Matteo Renzi ha compiuto il miracolo, è riuscito a far inaugurare la Salerno-Reggio Calabria entro il 22 dicembre come aveva promesso. Il che significa che sono stati ultimati – in parte – i lavori su un tratto di 40 km. Ma la A3 – nonostante quello che sostiene l’ex Presidente del Consiglio – è ancora da finire. Ecco il primo miracolo renziano dell’era della post verità

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Questa mattina il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio è salito su una corriera assieme a Gianni Vittorio Armani (presidente di ANAS) per quella che è stata definita l’inaugurazione della Salerno-Reggio Calabria. La grande incompiuta d’Italia, l’opera autostradale che il Paese attende di vedere ultimata da cinquant’anni è finalmente pronta. L’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi l’aveva detto a maggio dello scorso anno promettendo la Salerno-Reggio Calabria sarebbe stata ultimata entro la fine del 2016. A febbraio 2016 Renzi aveva annunciato che il 22 dicembre l’autostrada sarebbe stata inaugurata. Oggi è il 22 dicembre e il miracolo è compiuto. Ma è davvero così?
graziano delrio salerno reggio calabria

La lunghezza del “miracolo” di Renzi

La narrativa renziana continua a dispiegarsi a tutto vapore, l’Italia riparte alla faccia di quei giornalisti della stampa straniera che avevano soprannominato l’A3 “the mafia built highway“ e ridimensionato il concetto di “miracolo” riportandolo alla sua dimensione umana, troppo umana: fare quaranta chilometri di autostrada in un anno. E c’è un altro motivo perché all’estero ridevano di noi e guardavano con un certo scetticismo la dichiarazione di Renzi: i lavori per il completamento infinito dell’opera sono stati finanziati anche con fondi europei. L’Italia riparte, sì, ma anche con il fondamentale contributo di quell’Europa che molti detestano. Per gli appalti irregolari riguardanti i cantieri sulla Salerno-Reggio Calabria tra il 1994 e il 2006 l’Italia ha dovuto restituire alla Comunità Europea 382 milioni di euro il più importante caso di recupero di soldi rubati dell’Agenzia anti-frode comunitaria (OLAF). Non dimentichiamo che l’opera è costata fino ad ora quasi otto miliardi di euro.
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C’è poi un altro ostacolo sulla strada dello story telling di Renzi, che ha fortemente voluto che oggi venisse celebrata l’inaugurazione della A3: la Salerno-Reggio Calabria non è davvero finita e questo non è proprio un dettaglio trascurabile. Gridare al miracolo o anche solo al grande successo facendo finta di non vedere quanto ancora c’è da fare in quel tratto di autostrada è, nell’era della post-verità (come ricordò Renzi nel suo discorso del 4 dicembre), quantomai bizzarro. Perché ad essere inaugurati oggi nell’inaugurazione “on the road” saranno solo quei tratti che facevano parte degli obiettivi governativi. Insomma, il Governo è riuscito a ultimare la realizzazione delle opere che si era impegnato a completare. L’autostrada però, è un’altra cosa. Naturalmente le opere ultimate sono un vero passo avanti, questo è innegabile, perché non c’è dubbio che è stato fatto davvero qualcosa per mandare avanti i lavori. Ma ci sono ancora diverse situazioni critiche che devono ancora essere risolte: diversi chilometri ancora a due corsie con una corsia di emergenza in versione “mini”, cantieri ancora aperti, gallerie senza illuminazione (come denuncia il Fatto Quotidiano). Restano poi da completare il tratto tra Cosenza e Altilia Grimaldi (circa 26 km), considerato tra i più pericolosi, e quello tra Campo Calabro e Reggio Calabria (10 km). La Salerno-Reggio Calabria che si inaugura oggi sembra essere leggermente più corta del tracciato reale.
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Sempre in nome della post-verità tanto cara a Renzi è bene ricordare che alcuni cantieri chiuderanno sì, ma solo formalmente visto che rimarranno aperti per ultimare quello che ora si chiama restyling, un interessante gioco di parole per spiegare la scomparsa si tre lotti dal piano di ammodernamento e giustificare il fatto che debbano ancora essere ultimati. C’è anche la questione riguardante il fatto che dal finanziamento e dalla esecuzione dei relativi lavori sono rimasti fuori i tratti di Castrovillari-Sibari e Pizzo-S.Onofrio. La Salerno-Reggio Calabria, ironizzano in molti, si ferma in Basilicata, perché nel tratto calabrese fino a Reggio Calabria l’autostrada si presenta ancora nelle sue consuete vesti.
salerno reggio calabria 2016
 
Ed è ancora aperta la vicenda del viadotto sul fiume Mesina (tra Rosarno e Mileto) un tratto di autostrada di 8 chilometri sequestrato (con facoltà d’uso) a maggio scorso su ordine della Procura di Vibo Valentia. L’ammodernamento di quel tratto di A3, costato 60 milioni di euro, secondo gli inquirenti è avvenuto su progetti del 1999 e mai aggiornati e quindi metterebbe a rischio l’intera opera, gravi le accuse nei confronti dei funzionari ANAS che avrebbero dovuto vigilare sullo svolgimento dei lavori che avrebbero agito – si legge nel provvedimento di sequestro – solo con l’obiettivo di «portare a termine a ogni costo i lavori in spregio a qualsiasi norma di legge». Ma oggi è un giorno speciale: i renziani festeggiano il completamento della Salerno-Reggio Calabria. I cittadini che la percorrono ogni giorno invece dovranno aspettare ancora un po’ per vederla ultimata.

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