Aiutiamo Sabrina Giannini a risolvere il mistero di BUTAC!

di Elio Truzzolillo

Pubblicato il 2018-10-01

Questa è una storia breve ma appassionante, fatta di accuse reciproche, incomprensioni e di un mistero che sono riuscito a svelare grazie alle mie superiori capacità investigative e al supporto della redazione di neXt Quotidiano. L’account della trasmissione “Indovina chi viene a cena” (RAI 3) pubblicizza su Twitter la ripresa della stagione. “Se non vogliamo …

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Questa è una storia breve ma appassionante, fatta di accuse reciproche, incomprensioni e di un mistero che sono riuscito a svelare grazie alle mie superiori capacità investigative e al supporto della redazione di neXt Quotidiano. L’account della trasmissione “Indovina chi viene a cena” (RAI 3) pubblicizza su Twitter la ripresa della stagione.

Gli risponde il noto sito anti bufale Butac-Bufale un tanto al chilo con un tweet ironico:

butac sabrina giannini

“Che bello, altre minacce di querele per ogni volta che ci troveremo in disaccordo, non vedo l’ora!”.

La conduttrice e autrice della trasmissione Sabrina Giannini replica a sua volta piccata a stretto giro di posta con un altro tweet:

sabrina giannini butac

“Dopo 21 anni di inchieste che hanno fatto la storia di Report. Nessuna causa persa nonostante le minacce di furfanti e furbi, ladri e corrotti, lobbies potenti tutti messi a nudo sai che timore posso avere di un codardo che manco svela la sua identità sparando come un cecchino.”

Ecco il mistero: chi mai si celerà dietro al noto sito anti bufale? Se una giornalista d’inchiesta come Sabrina Giannini non è riuscita a venire a capo dell’enigma ci deve essere qualcosa di molto losco. Protezioni ad alto livello? Coinvolgimento dei servizi deviati? L’ombra oscura di intelligence di stati stranieri? Possibile che la giornalista che con le sue inchieste è riuscita a scoprire che i semi OGM sono sterili (bufala assoluta) non sia riuscita a oltrepassare il muro di gomma che cela l’identità di chi sta dietro a Butac?

Decidiamo di tentare l’impossibile e cominciamo ad indagare. Dall’account Twitter clicchiamo sul link al sito, poi entriamo nella sezione “chi siamo” e incredibilmente scopriamo l’identità segreta. Fondatore e amministratore del sito è Michelangelo Coltelli, tempo della ricerca 5,8 secondi netti (per via della connessione un po’ lenta). Grazie a successive ricerche scopriamo che è nato a Bologna il 24 agosto 1972, vive a Bologna e fa il gioielliere. Scopriamo inoltre indirizzo e partita Iva della sua attività, qualche decina di video su YouTube in cui compare a viso scoperto, numerose foto e una montagna di altri riferimenti. Non contenti decidiamo di contattarlo, a tale scopo ci avvaliamo di un software professionale che usiamo in redazione per rintracciare le persone, il suo nome è Facebook. Scopriamo così che è simpatico, ha una bella voce profonda, è alto 178 cm ed ha il numero 43 di scarpe. Per completare l’inchiesta siamo tentati di chiedergli qualcosa di più intimo ma desistiamo, in fondo abbiamo già saputo abbastanza. Alla fine l’unico mistero rimane il tweet della Giannini, ma entrare nella testa di certi giornalisti è impossibile anche per noi.

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