Sabrina Anselmo: la sindaca di Anguillara va avanti «anche senza il M5S»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-07-27

I “cittadini eletti” su Facebook annunciano che «L’amministrazione andrà avanti con o senza Movimento 5 Stelle». E in una meravigliosa arrampicata sugli specchi giustificano la condanna “dimenticata” dalla sindaca

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«L’amministrazione andrà avanti con o senza Movimento 5 Stelle». Firmato: i cittadini eletti. Una lunga lettera aperta alla cittadinanza pubblicata sulla pagina Facebook di Sabrina Anselmo sancisce l’apertura ufficiale del caso Anguillara nel M5S.

Sabrina Anselmo: la sindaca di Anguillara va avanti «anche senza il M5S»

La sindaca e i consiglieri infatti dicono per la prima volta in via ufficiale che anche se arrivassero – e probabilmente sono già arrivate – sanzioni dal MoVimento nazionale loro, come è successo a Quarto, continueranno a governare. Anche se questo comporterà, come in altri casi, il ritiro del simbolo del M5S da parte di Beppe Grillo. Lo status entra subito nel vivo parlando della condanna per calunnia ricevuta dalla Anselmo poi segnalata ai consiglieri comunali tramite lettera non firmata:

In questa ormai famosa busta anonima era presente una sentenza che vedeva condannata la signora Sabrina Anselmo nel 2008 per un fatto risalente al 2006, quindi di 11 anni fa. La questione nacque da una denuncia fatta dalla stessa per smarrimento di assegni (patteggiato in primo grado, per sopravvenuta impossibilità economica nel proseguire la causa) avanzata alla luce di sospetti concreti e con un fondamento, se li avesse “saputi innocenti” non avrebbe sicuramente agito in tal senso.

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Lo status dei consiglieri pubblicato sulla pagina di Sabrina Anselmo

E già qui si dimostra un rapporto fantasioso con la realtà da parte dei “cittadini eletti”. I quali non pubblicano la famosa sentenza di condanna per calunnia e non specificano come sono andati davvero i fatti: i giornali hanno raccontato che la Anselmo, secondo i carabinieri che indagavano, denunciò lo smarrimento di assegni che aveva invece dato a tre persone per l’estinzione di un debito portando all’accusa di averli rubati. Mentre il patteggiamento non era certo dovuto all’impossibilità di proseguire la sua difesa in tribunale ma al fatto che questo era vantaggioso per l’imputata nella sua situazione.

La crisi M5S ad Anguillara

D’altro canto gli stessi consiglieri scrivono che: «Non possiamo spiegare nel dettaglio del processo poiché ci sono persone terze coinvolte alle quali dobbiamo garantire il diritto alla privacy». Mentre, come sappiamo, è possibile invece spiegare tutto nel dettaglio salvaguardando la privacy di tutti i coinvolti – basta non farne i nomi e rendere irriconoscibili altre circostanze che porterebbero a un’identificazione – e soprattutto, visto che si tratta di un processo e di una sentenza, non si capisce di quale privacy si parli. I consiglieri sostengono di non aver ricevuto appoggio dal M5S:

Il giorno in cui è arrivata questa lettera anonima in Comune, abbiamo subito avvertito il Movimento cinque stelle dell’accaduto sperando di trovare in loro un appoggio, cosa che purtroppo (giusto o sbagliato lasciamo a voi il giudizio) non è avvenuta. Per primi abbiamo comunicato quanto avvenuto, azione secondo il nostro parere di correttezza verso la cittadinanza anche per dimostrare a chi ha commesso questo gesto che noi non abbiamo paura e non cediamo a certi ricatti osceni. Vogliamo poi sottolineare, rettificando quanto bugiardamente riportato da alcuni giornali, che né il Sindaco né la giunta né i consiglieri credono che questa storia sia collegata alla battaglia per la salvaguardia del lago.

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E già che ci sono rettificano quanto la sindaca ha detto a Jacopo Iacoboni sulla Stampa, prima di prendersela, con chiara onestà, con chi ha diffuso la sentenza invece che con la scarsa trasparenza con cui la sindaca si è mossa.

Quanto accaduto è un atto grave e intimidatorio senza precedenti nel nostro paese, amplificato in quanto commesso in forma anonima da soggetti che non potevano venire a conoscenza del fatto, il documento in questione non poteva essere ritirato da altri soggetti se non dall’imputato stesso con accesso motivato al CED Interforze, quindi quanto accaduto è estremamente grave, chi è colluso in questa vicenda? Ciò dovrebbe far riflettere tutti sul significato di questo vile atto e sul perché il mandante abbia scelto questa forma, gli interessi di chi si stanno portando avanti?

Tra l’altro non è vero che soltanto il condannato (e non l’imputato) può accedere alla sentenza di cui si sta parlando. Infine, arriva l’annuncio:

In questi giorni ci siamo riuniti più volte e mai la nostra fiducia nei confronti del progetto è venuta a mancare, quanto accaduto è stato però anche un modo per fermarci a ragionare sugli errori commessi in quest’anno, abbiamo bisogno di legare nuovamente con quella parte di cittadinanza sfiduciata e remissiva nei nostri confronti. Al ricatto risponderemo con i fatti cercando di stringere un legame ancora più forte con i nostri datori di lavoro, i cittadini di Anguillara Sabazia, il gossip e la vigliaccheria la lasciamo agli altri. L’amministrazione andrà avanti con o senza Movimento 5 Stelle.

La sindaca di Anguillara, che già l’anno scorso era finita in polemica con la giunta perché aveva dimissionato assessori votati dagli elettori, andrà avanti “con o senza M5S”. Senza, senza.

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