Sabrina Anselmo: la sindaca di Anguillara contro la Raggi per il lago di Bracciano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-24

Rischia l’espulsione per non aver dichiarato una condanna per calunnia. Ma in un’intervista alla Stampa dice che vogliono espellerla per lo scontro sul lago e che la Raggi non è venuta alle riunioni sull’emergenza

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Sabrina Anselmo è la sindaca M5S di Anguillara che è stata deferita la settimana scorsa ai probiviri del MoVimento 5 Stelle perché ha nascosto all’atto della candidatura una condanna per calunnia ricevuta anni fa che non compare nel casellario giudiziario per l’indulto. In un’intervista rilasciata a Jacopo Iacoboni sulla Stampa lei oggi però dice che vogliono cacciarla perché ha difeso il lago di Bracciano e attacca Virginia Raggi, che a suo dire non è mai venuta alle riunioni sull’emergenza a Bracciano in qualità di rappresentante della Città Metropolitana.

«La storia della condanna è fango contro di me».
È un pretesto? Il vero motivo per cui vogliono espellerla è lo scontro con Roma sul lago di Bracciano?
«Sì, è inutile negarlo. E non le nascondo che non è il primo che fa questa riflessione. I fatti parlano chiaro. Pago la battaglia per fermare le captazioni di acqua dal lago, battaglia che ho fatto assieme agli altri due sindaci del lago».


Sabrina Anselmo è stata condannata a 12 mesi per calunnia nel 2008. Nel febbraio del 2006 aveva “denunciato falsamente lo smarrimento”, presso la locale stazione dei Carabinieri, di tre assegni, “incolpando così del reato i successivi prenditori, sapendoli innocenti”. Dopo il rinvio a giudizio, il suo legale chiese il patteggiamento, per evitare alla donna (allora estranea alla vita politica) un procedimento giudiziario non semplice da affrontare che avrebbe potuto portare a condanne penali anche superiori. La condanna venne cancellata per indulto.

«Da novembre abbiamo allertato i tavoli con i rappresentanti di Acea sul territorio. Poi a marzo sono cominciate le riunioni periodiche in regione. Gli attori c’erano tutti, Acea, la Regione, l’unico sempre assente è stato la Città Metropolitana, che non si è mai presentata»
Stiamo parlando della Raggi? Non è mai venuta?
«Non ho problemi a dirlo».
Scusi, ma perché non veniva? E comunque, siete dello stesso partito, lei non l’ha avvisata direttamente del disastro?
«Sì. Io ho avuto occasione di parlarle in un paio di occasioni di quello che stava succedendo sul lago. La situazione era visibile, c’erano anche le foto. L’ho invitata a venire a vedere con i suoi occhi».
E lei non è mai venuta?
«Se è venuta, io non l’ho mai saputo. Non so se la cosa sia stata presa sottogamba, o se sia stata delegata Acea a gestire la situazione. Fatto sta che è stata gestita malissimo. Se da novembre si fossero presi i provvedimenti giusti, magari si sarebbero salvati quei 40 centimetri che a noi avrebbero fatto la differenza. Questo non prendere mai in considerazione la realtà dei fatti mi amareggia. Acea a volte è venuta ai tavoli anche con arroganza».

Leggi sull’argomento: La sindaca M5S di Anguillara verso l’espulsione

 

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