Economia

Roma TPL ancora senza stipendio

neXtQuotidiano 05/05/2017

I lavoratori del trasporto pubblico locale non hanno ricevuto i pagamenti di marzo e aprile. Il Comune ha chiesto l’iban delle maestranze per procedere. Ma la storia non è così semplice. Intanto giovedì sarà sciopero

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Roma TPL è ancora senza stipendio. I lavoratori del secondo gestore di Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Roma, che opera principalmente per l’esercizio delle “Linee Periferiche”, secondo un contratto di servizio aggiudicato nel 2010 da Roma Capitale, ormai da tre mesi lavorano e non riscuotono le mensilità. L’anno scorso i ritardi si sono concentrati alla fine dell’anno. Oggi all’appello mancano le spettanze di marzo e aprile. Non solo: oggi la sindaca Virginia Raggi ha fatto sapere che il Comune è pronto a pagare gli stipendi dei lavoratori ma l’azienda non ha voluto comunicare i dati e l’iban delle maestranze.

Roma TPL ancora senza stipendio

Perché tutto questo? Roma TPL Scarl ha ricevuto nei giorni scorsi i 22 milioni di euro che Roma Capitale ha pagato per le fatture del 2014 e del 2015, per garantire il pagamento degli stipendi, degli aumenti del rinnovo contrattuale di categoria, dei contributi, dei fondi pensionistici e dei buoni pasto. Prima l’amministrazione non poteva pagare l’azienda perché è in attesa del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) che deve attestare tutti i pagamenti dei contributi dei lavoratori agli enti da parte dell’azienda. Ma il Campidoglio non può effettuare il pagamento dal 2016 ad oggi perché sulle spettanze grava un pignoramento di Breda Menarinibus e perché dai pagamenti il comune vuole defalcare la quota di multe applicate dal comune al Consorzio per le inadempienze contrattuali lamentate.

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La comunicazione ai lavoratori di Roma TPL SCARL (foto da: Facebook)


In più c’è un contenzioso tra Roma TPL e ATAC che ammonta intorno ai 120 milioni di euro e che SCARL ha vinto in tribunale ma che la municipalizzata romana non ha ancora pagato. Linda Meleo e Virginia Raggi hanno accusato l’azienda di non voler fornire i dettagli per il pagamento dello stipendio: «È inaccettabile l’atteggiamento di Roma Tpl, che non sta rispettando gli impegni presi, provocando così forti difficoltà per i lavoratori, ancora in attesa di ricevere i loro stipendi, e per i cittadini, a livello di ripercussioni sul servizio. Da parte nostra manteniamo alta l’attenzione sul tema: abbiamo provveduto alla determina per il pagamento delle fatture. Abbiamo inoltre inviato all’azienda una richiesta per avere l’elenco dei nominativi, le buste paga e gli Iban dei dipendenti, ma ancora non ci sono stati forniti i dettagli in merito, nonostante i nostri ripetuti solleciti».

Roma TPL e i soldi dei lavoratori

Ma Roma TPL non può fornire i dati dei lavoratori a un ente, il comune, che è terzo. Mentre il pagamento, promesso per oggi, non è stato ancora effettuato perché c’è da risolvere un contenzioso fiscale con Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. «Tra le soluzioni, in attesa della nuova gara, c’è il pagamento diretto degli stipendi dei lavoratori bypassando l’azienda. Ma questa non ci sta e non fornisce i dati…Il braccio di ferro continua: l’amministrazione è al fianco dei lavoratori e degli utenti che hanno diritto ad avere rispettivamente, uno stipendio e un servizio efficiente», dice perciò la Raggi su Facebook.
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E così il segretario generale della Filt Cgil di Roma e del Lazio Eugenio Stanziale chiede il pagamento degli stipendi: «Dopo l’ennesima dichiarazione della sindaca di Roma, chiediamo una volta per tutte che si proceda direttamente ai pagamenti degli stipendi, nell’ottica di una soluzione definitiva, così come già concordato con il commissario straordinario Tronca negli incontri avuti in prefettura nel novembre 2015 e maggio 2016». I consiglieri 5 Stelle pubblicano un video in cui addossano tutta la colpa all’azienda.

Mentre il pagamento degli stipendi da parte del Comune potrebbe avvenire comunque soltanto a partire dal mese di maggio. Intanto uno sciopero di 4 ore, dalle 8,30 alle 12,30, è stato proclamato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal per giovedì prossimo. Lo sciopero si andrà a incastrare con quello di ATAC.

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