Roma, il piano per la raccolta differenziata? Incompatibile con la città

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-24

Raggi, proprio nella conferenza stampa di lancio dell’unica domus aperta, nell’ottobre 2017, assicurava di poter raggiungere e superare il«70% nel quinquennio» del suo mandato, quindi nel 2021. Invece l’anno scorso la differenziata è calata, passando dal 44,3% al 43,9%

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Il progetto di Pinuccia Montanari che avrebbe dovuto fare da volano per la raccolta differenziata? «Incompatibile con le esigenze dettate dalla raccolta differenziata». Lo dice sempre il Campidoglio e rischia di far venire giù tutto a Roma. Perché i tecnici si accorgono a due anni dal suo varo che le Domus Ecologiche sono incompatibili con la città. Scrive oggi Il Messaggero:

Prima è andata deserta la gara per assegnare l’appalto. Poi i tecnici del Campidoglio, al termine di una girandola di riunioni e vertici, si sono accorti che tutto il progetto era sballato. Completamente da«riscrivere», come ha annotato in un documento Laura D’Aprile, esperta “in prestito” dal Ministero dell’Ambiente che ora guida la Direzione Rifiuti del Comune di Roma.

Dopo una ricognizione approfondita, scrive D’Aprile in un documento del 14 giugno scorso, ci si è accorti che il progetto delle “domus” presenta «una incompatibilità con le esigenze dettate dalla raccolta differenziata che, per rispondere alla eterogenea e complessa conformazione urbanistica della città, deve avvalersi di soluzioni flessibili e di rapida collocazione sul territorio».

raccolta differenziata roma
La raccolta differenziata a Roma (Il Messaggero, 24 luglio 2019)

Invece le domus, hanno accertato i tecnici del Comune, sono l’opposto. In un altro documento firmato da Marta Giovanna Geranzani, la responsabile delle strategie per la differenziata del Campidoglio, si parla di «rigidità delle dimensioni» delle domus, di problemi per il trattamento delle acque di scarico sottovalutati e di altre questioni ancora. Insomma, tutto il progetto va rivisto: «Servono strutture più modulabili». Motivo per cui ora la Direzione Rifiuti ha avviato una «revisione delle modalità per la realizzazione» dell’intera strategia.

Tutto questo a quasi due anni dal varo di un progetto che, ci si accorge oggi, era «incompatibile» con l’obiettivo per cui era stato pensato. Nel frattempo la differenziata anziché galoppare come vorrebbe il M5S, arranca. Raggi, proprio nella conferenza stampa di lancio dell’unica domus aperta, nell’ottobre 2017, assicurava di poter raggiungere e superare il«70% nel quinquennio» del suo mandato, quindi nel 2021. Invece l’anno scorso la differenziata è calata, passando dal 44,3% al 43,9%.

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