Opinioni

Il dito di Cicerone

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2019-06-15

Ho la fortuna di passare a Roma spesso. Così riesco a viverla in modo differente sia da coloro che ci abitano (che sono talmente assuefatti dalla grande bellezza da non riuscire più a notarla) sia dai turisti (che vedono solo quello che le Guide Turistiche dicono che è importante vedere). L’altro giorno ho fissato un […]

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Ho la fortuna di passare a Roma spesso. Così riesco a viverla in modo differente sia da coloro che ci abitano (che sono talmente assuefatti dalla grande bellezza da non riuscire più a notarla) sia dai turisti (che vedono solo quello che le Guide Turistiche dicono che è importante vedere). L’altro giorno ho fissato un albergo all’ultimo momento. Alcune volte capitano occasioni: alberghi bellissimi a prezzi sostanzialmente contenuti. E così è stato anche questa volta: un albergo zona Circo Massimo. Fondato su un vecchio monastero del 1300 ed appoggiato alle Mura Palatine. Vicino all’albergo sorgeva la chiesa di “S.Maria de manu” il cui nome derivava da una grande mano marmorea (probabilmente un ex voto) con l’indice alzato che si trovava sulla facciata e che il popolo chiamava “mano di Cicerone”.

Questa mano marmorea è andata persa ma sopra la facciata dell’albergo ne esiste una fedele riproduzione: un imponente calco in gesso che io vedevo dalla finestra della mia camera. Sempre nell’albergo erano presenti dei canali sotterranei. Secondo il portiere erano usati dagli antichi Romani per allagare il Circo Massimo al fine di celebrare le naumachie. Sarà vero? Ho cercato conferme ma non ne ho trovate.. però è suggestivo pensare che vicino all’albergo siano state organizzate battaglie navali.. La via dei Cerchi, dove stava l’albergo, parte dalla Bocca della Verità ed arriva fino a Porta Canepa La zona di Porta Canepa, alle origini di Roma, era ricoperta di boschi, grotte e sorgenti d’acqua. In questa zona Livio racconta che Numa Pompilio incontrava la ninfa Egeria che lo istruiva ai misteri e ai riti. In questa strada è avvenuta l’ultima condanna a morte durante lo stato Pontificio. Il boia non fu il leggendario Mastro Titta ma un suo aiutante. Sempre vicino a questa strada c’è il roseto di Roma. Anticamente il roseto era un cimitero ebraico. Ivialetti che dividono le aiuole nel settore delle collezioni formano il disegno del candelabro ebraico a sette braccia, e all’ingresso vi è una stele con le Tavole della Legge di Mosè.

Ma è tutta la zona intorno che non solo ha fascino ma nasconde storie e leggende. Vicino alla zona Ostiense vi è Testaccio che prende il suo nome da una collina artificiale alta 35 metri formata dai cocci (testae, in latino) accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al vicino  porto del Tevere. A Testaccio vi è la zona dell’ex-mattatoio. Spazi enormi e verdi (del tutto impensabile che simili spazi possano esistere nel pieno centro di Roma) sicuramente mal sfruttati e mal gestiti. In quelle zone vi sono sedimentazione di storie. Ad esempio palazzi abusivamente occupati dalle più variegate etnie (c’è un palazzo occupato ancora dai Curdi arrivati in Italia assieme ad Ocalan durante il governo D’Alema). Dall’altra parte del Tevere vi è Porta Portese e la popolare e fascinosa zona di Trastevere. Ristoranti acchiappa-turisti si alternano ad autentiche (ed economiche) osterie romane. Uno può considerarsi “romano” se becca il locale giusto.

Insomma Roma è dotata di un fascino che ammalia. Peccato che tale bellezza non sia stata resa facilmente accessibile. Secondo me la causa di ciò nasce da una serie di giunte comunali incapaci di sviluppare interventi organici capaci di far risplendere gli atout di questa magnifica città. Milano, la cui bellezza non è neanche lontanamente paragonabile a Roma, è riuscita non solo a dotarsi di infrastrutture efficienti e degne di una metropoli moderna ma anche è stata capace di diventare una destinazione turistica. Perché Roma non deve essere capace di fare meglio di Milano Fino a quando la indubitabile bellezza architettonica della Capitale potrà essere offuscata dal malgoverno dei politici che la governano?

Leggi sull’argomento: La carica della polizia ai facchini di Finiper a Soresina

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