Opinioni
«A Roma con i 5 Stelle avanzano i soldi!»
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-06-20
L’assessore all’urbanistica dell’XI Municipio Luca Mellina ha pubblicato da qualche giorno uno status pubblico su Facebook davvero interessante perché sostiene che dopo un anno di amministrazione a 5 Stelle “avanzano i soldi“, che andranno spesi “con regolari bandi” e avanzando il sospetto che “gli altri” invece i soldi li rubassero “senza ritegno”. A Roma […]
L’assessore all’urbanistica dell’XI Municipio Luca Mellina ha pubblicato da qualche giorno uno status pubblico su Facebook davvero interessante perché sostiene che dopo un anno di amministrazione a 5 Stelle “avanzano i soldi“, che andranno spesi “con regolari bandi” e avanzando il sospetto che “gli altri” invece i soldi li rubassero “senza ritegno”.
A Roma è successo un fatto strano, dopo circa un anno di amministrazione a 5 stelle, avanzano i soldi!! Ora il problema è spendere entro il 31 dicembre (con regolari bandi) tutti i fondi assegnati. Mi viene un sospetto: ma vuoi vedere che quelli che ci hanno preceduto, rubavano senza ritegno?
Ora, è interessante che sia proprio l’assessore Mellina a ricordare che si debbano spendere i soldi “con regolari bandi“, visto che proprio lui alla fine di marzo era finito in una polemica per aver proceduto all’affidamento diretto di alcuni lavori adducendo motivi d’urgenza dovuti alla necessità di mettere in sicurezza alcune scuole in seguito al sisma dell’ottobre 2016. L’assessorato aveva frazionato l’importo dei lavori in modo da stare al di sotto della soglia necessaria.
In questo modo il Municipio ha potuto far eseguire lavori per un importo pari a circa 350mila euro senza dover aprire alcun bando di gara semplicemente contattando direttamente le imprese cui è stato dato l’incarico. Una procedura che di per sé non è illegale o illegittima, ma che ha tutta l’aria di un modo per aggirare quanto stabilito dal codice degli appalti e sulla quale, a quanto pare, è stato fatto un ricorso all’ANAC (che però ancora non si espressa). Ma più che altro appare interessante cercare di capire a quali soldi si stia riferendo Mellina, visto che l’amministrazione comunale non ha dato (finora) comunicazioni in merito (e non l’ha fatto nemmeno quella del suo municipio, mentre sulla pagina del M5S di zona si parla nello stesso giorno di finanziamenti a reti d’impresa). Nel suo status c’è chi gli fa notare che se non si fanno bandi e impegni i soldi vanno “in economia”, ovvero in risparmio all’interno del bilancio municipale. D’altro canto càpita negli anni che i municipi avanzino soldi che tornano al Campidoglio (e poi di nuovo ai municipi). Lui non lo specifica in alcun modo nonostante le richieste di precisazione nei commenti. Ma visto che si parla di amministrazione senza fare riferimento se a quella comunale o municipale, forse lo status di Mellina si riferisce invece ai fondi per la riqualificazione dei mercati rionali, una polemica scoppiata ufficialmente un paio di giorni dopo l’annuncio di Mellina. Ha scritto ieri infatti Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Campidoglio:
La Giunta Raggi ha stanziato la prima tranche di 4 milioni di euro per la riqualificazione, l’adeguamento e il rilancio dei mercati rionali. Soldi veri e progetti concreti. Una boccata di ossigeno per strutture che, a detta degli stessi operatori, sono state abbandonate a loro stesse per anni, accumulando criticità e problemi.
Tutti i Municipi sono stati coinvolti, in un processo partecipato. Senza distinzioni e pregiudizi legati al colore delle giunte. Al I Municipio sono stati assegnati fondi per oltre 700mila euro. Ma il I Municipio che fa? Attraverso il suo assessore al Commercio fa sapere di non essere in grado di spenderli entro il 2017. Nonostante siamo ancora a giugno. Non è in grado o non vuole? Lo chiedano agli operatori, ai commercianti, ai cittadini se possono ancora aspettare. Se non sono ostacoli burocratici, allora è un problema di ostruzionismo politico e di bassa propaganda. Consumato sulla pelle dei piccoli commercianti.
Naturalmente Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio, ha risposto aggiungendo alcuni dettagli significativi sulla vicenda, tra cui quello della necessità di spenderli entro il 31 dicembre e di fare bandi, esattamente come dicevano Mellina e Ferrara:
Il fatto è che noi i fondi per riqualificare i Mercati li abbiamo chiesti a ottobre, in fase di costruzione del bilancio, ma non ci sono stati assegnati. Poi la Raggi ha deciso che questo poteva essere un suo obiettivo e ad aprile è stata approvata una variazione di bilancio che ha individuato risorse per circa 2,8 milioni di euro sul capitolo di Bilancio che fa capo per competenza al Dipartimento Sviluppo Economico.
Si tratta di fondi che debbono essere obbligatoriamente utilizzati entro l’anno di competenza, cioè il 2017. Utilizzarli significa fare i progetti, approvarli, indire le gare d’appalto e affidare l’esecuzione delle opere entro il 31 dicembre di quest’anno, una corsa contro il tempo. Quando hanno capito che il Dipartimento non avrebbe potuto farcela, ecco la trovata: con una lettera del 24 maggio scorso dicono ai Municipi che i fondi saranno trasferiti. A noi verrebbero assegnati circa 700.000 euro.
Teniamo presente che da aprile, da quando cioè hanno approvato la variazione di bilancio che ha individuato i fondi, ad oggi, cioè a più di due mesi di distanza, i fondi non sono ancora nella reale disponibilità dei Municipi perché occorre un’altra variazione che assegni direttamente le quote parte dello stanziamento a ciascun Municipio, operazione che difficilmente verrà portata a termine prima di metà luglio. Dopo di che ai Municipi restano meno di sei mesi – con agosto di mezzo – per fare tutto quello che serve, cioè i progetti, le gare d’appalto e l’affidamento dei lavori.
In questo caso però non si tratterebbe di soldi “avanzati”, ma stanziati per i municipi. Naturalmente è soltanto un’ipotesi. Sia come sia, la situazione forse è un po’ più complessa rispetto a quello che sosteneva l’assessore. Strano!
Leggi sull’argomento: Municipio XI, il pasticcio del M5S con gli affidamenti diretti per evitare le gare d’appalto