Politica
Rocco Casalino e il complotto del falso master nel curriculum
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-03-17
Dopo la cancellazione del suo profilo Linkedin in cui era indicato un master in America in realtà mai conseguito, il responsabile della comunicazione M5S se la prende con l’hacker
C’è un complotto dietro la storia del falso master nel curriculum di Rocco Casalino. Ad adombrarlo è ovviamente lo stesso Casalino, dopo che nei giorni scorsi l’utente Sigmaseisas su Twitter aveva notato che su Linkedin e nel curriculum che lo stesso Casalino aveva caricato per presentare la sua candidatura alle Regionarie del MoVimento 5 Stelle in Lombardia era indicato un “master in economia” che però secondo la Shenandonah University, indicata proprio su Linkedin, non aveva mai conseguito. Alessandro Trocino sul Corriere della Sera raccoglie l’ipotesi di complotto del responsabile della comunicazione del MoVimento 5 Stelle in Parlamento:
«Non ho nessun master, non capisco perché ci sia scritto. E non ho mai usato Linkedin. Qualcuno deve averlo fatto al posto mio. Mi chiedo se qualcuno ce l’abbia con me, se sia una trappola. Forse c’è stato l’intervento di un hacker».
Ha falsato il curriculum per vantarsi con i 5 Stelle?
«Ma no, non ricordo neanche di aver presentato un curriculum. Sto facendo verificare. E poi neanche mi candidai, ho fatto solo la graticola. Tra l’altro c’è un video di presentazione nel quale non cito nessun master».
Casalino sostiene di aver fatto un corso di lingua a Shenandoah. Quel corso però non è indicato sul curriculum pubblicato sul sito del M5S in Lombardia:
Ma a Shenandoah c’è stato o no?
«Sì, ma ho fatto solo un corso di lingua non un master. Una cosa che vale zero, in un’estate tra il diploma e l’università. Forse l’equivoco nasce perché sono laureato in ingegneria elettronica e ho una specializzazione in ingegneria gestionale. Nella traduzione di un corso in business and administration qualcuno potrebbe aver usato il termine Mba e la parola master. Tra l’altro quell’anno ero al Grande Fratello,non avrei potuto frequentare. E non avevo necessità di vantare questo master».
L’ipotesi di complotto di cui parla Casalino è certo affascinante, ma c’è un problema: come poteva il fantomatico hacker che ha falsificato il suo curriculum su Linkedin che esiste da anni sapere quale università americana avesse frequentato Casalino per quello che ora chiama un corso di lingua? Il particolare non è di poco conto, perché potrebbe contribuire a rivelare l’identità del fantomatico hacker: è uno che sa cose che Casalino non ha mai scritto sul suo curriculum e che ha una visione di lungo periodo, visto che dopo aver falsificato il curriculum del buon Rocco su Linkedin non si è, al contrario di ciò che fanno gli hacker di solito, peritato di avvertire nessuno della vicenda, lasciandola scoppiare soltanto anni dopo. Che strano hacker, nevvero?
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