La sceneggiata di Roberto Fiore che si fa fermare dalla Digos

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-05-25

Nel giorno del silenzio elettorale Fiore ama dedicarsi a iniziative che nelle sue intenzioni dovrebbero far parlare di sé, ma che spesso finiscono per essere dei clamorosi autogoal. Come quella di oggi a San Lorenzo

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Roberto Fiore è candidato alle elezioni con Forza Nuova, che regolarmente si candida alle elezioni per prendere lo zero virgola niente. Siccome in quel giro lì chi vota utile vota Salvini e poi c’è chi vota vota Casapound, soffre di un leggerissimo (eufemismo) deficit dell’attenzione (dell’elettorato, eh?) nei suoi confronti: alle ultime elezioni ha preso lo 0,38% dei voti alla Camera e lo 0,49% al Senato.

La sceneggiata di Roberto Fiore per farsi fermare dalla Digos

Proprio per questo Fiore ama dedicarsi a iniziative che nelle sue intenzioni dovrebbero far parlare di sé, ma che spesso finiscono per essere dei clamorosi autogoal. Come quando di recente ha annunciato un sit in a piazzale Aldo Moro per fermare Mimmo Lucano che doveva parlare in un convegno a La Sapienza e la storia è finita con un migliaio di antifascisti a piazzale Aldo Moro mentre lui e i suoi erano tipo questi e hanno girato, scortati dalla polizia, nei dintorni dell’università:

forza nuova mimmo lucano

Ecco perché Roberto Fiore ha ritenuto necessario violare il silenzio elettorale con una sceneggiata che è stata fermata dalla Digos. Il leader di Forza Nuova è stato portato in Questura mentre con i militanti del partito di estrema destra si muoveva verso l’ex palazzo del crac in via dei Lucani, a San Lorenzo, dove era prevista una manifestazione non autorizzata in ricordo di Desirée Mariottini.

Forza Nuova prova a violare il silenzio elettorale ma le va male

La parte divertente della vicenda è che nella lunga nota scritta per violare il silenzio elettorale pubblicata dalla pagina facebook di Forza Nuova e che vi risparmiamo – ma se volete potete leggerla qui – si scrive questo: “Una volta c’erano le bandiere rosse a tentare di fermare i tricolori. Oggi invece sono blindati, celere e manganelli ad arrestare l’avanzata di Forza Nuova”. Ora, a parte che la storia di Lucano è accaduta il 13 maggio e lì in effetti è stato respinto proprio dagli antifascisti, alle 10 del mattino si era riunito a San Lorenzo un presidio antifascista, all’incrocio con via dei Lucani, dove doveva iniziare la manifestazione annunciata nei giorni scorsi dai militanti di Forza Nuova. Come scrive l’AGI sul posto, controllato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, erano presenti al momento circa 200 persone appartenenti a “Libera Repubblica di San Lorenzo”, “Non una di meno” e “Communia”.

Duecento persone, insomma, che l’AGI ha segnalato poi in aumento verso le undici. Altro che la trentina scarsa di Forza Nuova trovatasi a La Sapienza.  Verso quell’ora, come ha scritto l’ANSA, Fiore è stato fermato dalla Digos e portato in Questura per controlli quando era a un paio di minuti a piedi da Largo Talamo, visto che si trovava in via dei Lucani. Poi è cominciata la sceneggiata.

Foto da: Facebook

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