Roberto Fico ha querelato Libero per diffamazione (e ha perso)

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-09-21

Il presidente della Camera Roberto Fico ha querelato per diffamazione il quotidiano Libero per un articolo di Fausto Carioti in cui veniva criticato per l’incontro con Mai Al Kaila, ambasciatrice palestinese in Italia. Raccontammo di come costei, legata all’organizzazione politica e militare d isinistra Al Fatah, abbia due volti. Quando si rivolge agli italiani, ripete che …

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Il presidente della Camera Roberto Fico ha querelato per diffamazione il quotidiano Libero per un articolo di Fausto Carioti in cui veniva criticato per l’incontro con Mai Al Kaila, ambasciatrice palestinese in Italia.

Raccontammo di come costei, legata all’organizzazione politica e militare d isinistra Al Fatah, abbia due volti. Quando si rivolge agli italiani, ripete che quella palestinese è una battaglia non violenta, perché questo è ciò che vogliono sentire i suoi interlocutori, innamorati della favoletta del povero popolo disarmato oppresso dal crudele regime sionista.

Quando invece parla ai suoi, in arabo, tramite i social network, santifica come «martiri» i terroristi palestinesi che compiono attentati ai danni degli israeliani, civili inclusi. Dimostrando così di condividere le ragioni delle loro stragi. Un gioco fatto tante volte, che questo giornale aveva smascherato già nel 2014.

roberto fico libero

Il GIP ha archiviato l’accusa di diffamazione:

«La critica», nota il giudice, «è per sua natura soggettiva, e può esprimersi attraverso l’interpretazione della realtà, o il dissenso verso quanto osservato». Nel caso in questione, «quanto scritto appare legittima espressione del diritto di critica così interpretato, come giudizio negativo espresso a fronte di un fatto reale», ovvero la scelta di Fico di ricevere l’ambasciatrice palestinese. «Tale giudizio negativo non si risolve in un’aggressione gratuita alla sfera morale altrui», come sostenuto dal grillino, «ma è basato su informazioni già oggetto di un precedente articolo».

Né Fico può sostenere di essere stato insultato: «L’espressione “sandinista del Vomero” non ha di per sé un contenuto offensivo o negativo, riferendosi semplicemente al modo (“rivoluzionari”) in cui gli esponenti del movimento Cinque Stelle spesso si identificano». Anche l’espressione «presidente della camera a gas», conclude il gip, «sebbene piuttosto forte,può ritenersi funzionale alla critica, e non vuole creare alcun nesso con lo sterminio degli ebrei, tema del tutto estraneo all’articolo».

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