Politica
Roberto Fico in autobus e la campagna elettorale permanente sui giornali italiani
Alessandro D'Amato 27/03/2018
Le “buone abitudini” del presidente della Camera oggi finiscono sui quotidiani. Ma non nel modo che il M5S si aspettava…
Il giorno dopo di Roberto Fico sull’autobus invece che sul taxi come sua abitudine è particolarmente duro. Il presidente della Camera ha voluto imporre il “low profile” e su Instagram ha pubblicato una serie di fotografie che lo ritraevano sul bus, dimostrando di aver cambiato abitudini rispetto alla scorsa legislatura, quando preferiva invece spostarsi in taxi avendo rendicontato zero euro per le spese dei biglietti dell’ATAC tra i 150 e i 205 euro al mese per le corse in taxi. Del cambio di prospettiva dava conto stamattina anche Enrico Mentana, che testimoniava di non aver mai visto un eletto dei 5 Stelle “arrivare in parlamento o in stazione o all’aeroporto o in un nostro studio televisivo con un mezzo di trasporto diverso dal taxi, come peraltro la gran parte dei parlamentari degli altri partiti”.
E non era l’unico. Massimo Gramellini sul Corriere della Sera stamattina dà il buongiorno alla terza carica dello Stato così:
Fico andrebbe lodato. E non solo perché, nella sua posizione, chiunque altro si sottrarrebbe all’ordalia dei mezzi pubblici, ma per la rapidità della conversione. Secondo un sito di esegeti dello scontrino, tirendiconto.it, nei cinque anni trascorsi a Roma da parlamentare semplice ha speso quasi ventimila euro in trasporti. Taxi, per lo più.
Appurato che da tre giorni i taxi lo mettono a disagio, cresce l ’ansia per i suoi spostamenti futuri. Se a Roma può risolvere tutto con l’Atac (auguri), per gli incontri internazionali ricorrerà al car sharing? Voglio almeno rassicurare gli autisti della Camera che avrebbero dovuto occuparsi di lui. Riceveranno il reddito di cittadinanza.
Non solo. Anche La Stampa ha notato che Roberto Fico ha scoperto il bus da presidente dopo un anno di viaggi in taxi:
Se non fosse che dietro un’immagine, anche se costruita «a prova di telecamere», ci sono spesso più letture. Una la si trova spulciando il sito «tirendiconto.it», quello ufficiale del Movimento 5 Stelle che elenca restituzioni e rendicontazione dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Ecco, cercando il nome di Roberto Fico e limitandosi all’ultimo anno della precedente legislatura (il 2017) si scopre questo: il deputato ha speso una media di circa 200 euro al mese in taxi e circa 1,8 euro al mese in bus e metropolitana.
Poco più di un biglietto (da 1,50 euro) in trenta giorni. In un anno fanno 2845 euro per le “auto-bianche” e 22,50 per i mezzi pubblici. Quest’ultimi sembrano una novità o quasi per il neopresidente della Camera. Tant’è che nel video, appena arrivato alla stazione Termini, Fico alla precisa domanda – «cosa farà oggi?» – si lascia scappare una risposta-lapsus: «In questo momento prenderò il taxi».
Ovviamente, tutto ciò è assolutamente secondario dal punto di vista dell’esposizione mediatica alle foto e ai video mostrati sui telegiornali, che rimangono negli occhi dei cittadini-elettori. E al netto dell’hashtag #robertoficosantosubito su Twitter. Sarà una legislatura assai divertente.
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