Roberta Lombardi e il Lazio come modello d’intesa tra PD e M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-28

La capogruppo M5S in Regione Lazio spiega i punti di convergenza a livello nazionale tra il Partito Democratico e il M5S e il lavoro in via della Pisana

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Roberta Lombardi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Regione Lazio, in un’intervista rilasciata ad Annalisa Cuzzocrea su Repubblica, spiega che il Lazio potrebbe costituire un modello di intesa tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle:

Avete accusato il Pd di ogni nefandezza. Ammetterà che è difficile parlarsi.
«Un voto c’è stato, il Paese ha bisogno di cambiare e quindi, come noi a livello regionale abbiamo detto “non ci è piaciuto il risultato ma lo dobbiamo accettare”, la stessa cosa dovrebbe fare il Pd a livello nazionale. Se effettivamente ci sono dei temi su cui convergere».

Ci sono?
«Sulla carta sì. Il tema della lotta alla povertà ci accomuna. Ma certo il modo in cui lo abbiamo declinato noi, con il reddito di cittadinanza che sostiene i consumi e aiuta la riqualificazione in attesa di un nuovo lavoro, è molto diverso dal loro reddito di inclusione».

Solo quello?
«Sulla semplificazione della Pubblica Amministrazione, nel decretoMadia c’erano diversi spunti interessanti». Quali sono secondo lei le leggi irrinunciabili? «Reddito di cittadinanza, conflitto di interessi e anticorruzione».

roberta lombardi fascistella

Senza modifiche?
«Si possono trovare dei punti di mediazione, ma sono norme fondamentali per il Paese perché si tratta di lottare contro mali endemici da cui tutto deriva».

Se il Pd proponesse un nome terzo per la premiership?
«Non so, dovranno essere i nazionali a trarre le conseguenze. Certo noi siamo gli unici che si sono presentati con un candidato premier e una squadra».

Crede a un ritorno di fiamma con Salvini?
«No. La Lega ha dimostrato un attaccamento a Berlusconi che ha dell’irragionevole».

Lei non avrebbe mai accettato un’intesa con il centrodestra?
«Sarei uscita dal Movimento se ci fossimo seduti al tavolo con Berlusconi. E a ogni sua parola mi convinco di aver ragione, come donna, prima che come persona».

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