La rivalutazione delle pensioni tagliata anche nel 2019

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-29

Confermato il meccanismo introdotto da Letta. Sotto la lente gli assegni che valgono 1.500-2.000 euro lordi mensili

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La rivalutazione delle pensioni sarà tagliata anche nel 2019, a partire dagli assegni che valgono 1.500-2.000 euro lordi mensili. È un’ipotesi ormai molto concreta, che dovrebbe trovare posto nel pacchetto pensioni destinato a prendere forma come emendamento alla legge di bilancio oppure come autonomo provvedimento di legge, eventualmente un decreto(la decisione politica su questo aspetto non è stata ancora presa, fa sapere Il Messaggero).

Il governo quindi torna a intervenire sulla materia dopo 5 anni di applicazione del cosiddetto “schema Letta”, introdotto dall’omonimo governo nel 2014 e poi prorogato per un biennio fino a tutto il 2018. Dal prossimo anno era invece previsto che si tornasse alla “normalità” ovvero ad una rivalutazione quasi (ma non del tutto) piena secondo in base ad una formula definita da una legge del 2000.

Il meccanismo a cui si lavora in queste settimane (nei dossier tecnici viene descritto come “raffreddamento” degli aumenti) risulterà invece con tutta probabilità meno vantaggioso, anche se il governo punta a limitare i danni per coloro che hanno una pensione di importo medio-basso. Da questa voce arriveranno alle casse dello Stato diverse centinaia di milioni, comunque contabilmente distinte dal fondo di 6,7 miliardi destinato ad allentare i vincoli della riforma Fornero.

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Le pensioni e la rivalutazione (Il Messaggero, 29 novembre 2018)

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