Economia
«L’Italia deve tirare fuori nove miliardi in sette giorni»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-06-15
Per evitare la procedura di infrazione il governo italiano dovrà presentare entro una settimana un piano per ripianare i buchi del 2018 e del 2019
Per evitare la procedura di infrazione il governo italiano dovrà presentare entro una settimana un piano per ripianare i buchi del 2018 e del 2019. Parola dell’Unione Europea, che quantifica in nove miliardi totali il computo da mettere sul piatto entro una settimana. Altrimenti l’Italia sarà colpita da una pesante procedura Ue sul debito che ne metterà sotto tutela la politica economica per almeno un lustro. Spiega oggi Repubblica:
È questo il messaggio che Giovanni Tria si è sentito recapitare dai partner europei nella due giorni di riunioni nel Lussemburgo. «Dobbiamo raggiungere un deficit compensativo del mancato raggiungimento dell’obiettivo 2018», affermava il ministro a fine lavori. Frase apparentemente neutra, ma che invece rivela come la pazienza dei governi dell’Unione sia ormai esaurita. Troppa la spesa in deficit messa in campo o annunciata da Salvini e Di Maio, troppo forte la corsa al rialzo del debito tricolore.
Per evitare la procedura il governo non solo deve chiudere il buco del 2019, 3,5 miliardi, ma anche quello del 2018, ovvero altri 7 miliardi abbondanti. Con uno sconto legato alla flessibilità per il crollo del ponte Morandi e ai lavori contro il dissesto idrogeologico, un conto da nove miliardi, lo 0,5% del Pil. In altre parole, diverse delegazioni nazionali presenti nel Granducato spiegavano che per contenere il debito il governo deve portare il deficit a quel 2% concordato a dicembre (impegno non onorato) rispetto all’attuale 2,5% calcolato dalla Ue.
Almeno questo è il numero di partenza del negoziato, anche se le cifre potranno cambiare nel caso ci si dovesse avvicinare a un compromesso, al momento giudicato molto difficile vista l’inerzia dei gialloverdi.
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