Cosa riapre prima: l’elenco delle attività 

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-10

Questo elenco costituisce anche la base per la riapertura scaglionata delle attività durante l’allentamento delle misure per l’emergenza nella fase 2.

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Il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile lavora a una classificazione del pericolo in vista delle riaperture, che ancora non sono state sbloccate. Repubblica spiega oggi che lo fa partendo da un lavoro dell’Inail e basandosi anche su modelli matematici.

Quello più alto, appunto di livello rosso, riguarda, ad esempio i locali pubblici come ristoranti e bar, per i quali già quando vennero decise le prime chiusure si ipotizzarono misure per ridurre il numero degli avventori così da distanziarli, ma anche dentisti e parrucchieri. In questo caso si tratta di professionisti il cui lavoro prevede di avvicinarsi molto a clienti e pazienti. E poi, il rischio alto è previsto per la scuola e l’università ed è legato all’aggregazione degli alunni e degli insegnanti.

Sono un po’ meno a rischio custodi e altro personale scolastico ma comunque è tutto il sistema dell’istruzione ad essere considerato pericoloso per la diffusione del coronavirus. Il rischio medio riguarda i commessi e in generale gli esercenti che lavorano al dettaglio ma anche le fabbriche e gli uffici, ammesso che facciano anche smart working e quindi parte dei lavoratori si trovino a casa.

attività a rischio riapertura
Riapertura: quali sono le attività a rischio (La Repubblica, 10 aprile 2020)

Infine ci sono le attività contrassegnate con il codice verde.

Anche queste non apriranno adesso ma quando si deciderà di allentare le misure potrebbero essere le prime a ripartire. Ad esempio i mobilifici, ma anche attività legali, di contabilità e assicurative. Va ricordato che varie misure, come ad esempio un limite al numero di clienti contemporaneamente presenti nelle varie attività, l’uso delle mascherine, le sanificazioni e altre strategie possono modulare il rischio in tutte le categorie, riducendolo.

Visto da un altro punto di vista, questo elenco potrebbe costituire anche la base per la riapertura scaglionata delle attività durante l’allentamento delle misure per l’emergenza nella fase 2. Già oggi potrebbe arrivare l’annuncio sulle prime piccole riaperture, come quella per librerie e cartolerie che potranno tirare su le saracinesche dal 14 aprile così come le aziende che fabbricano macchinari agricoli, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura e, forse, i negozi di abbigliamento per neonati. Per il resto, la data da segnare in rosso nelle agende degli italiani è il 4 maggio: quel giorno, se tutto va bene, potrebbe allentarsi la stretta anche per i milioni di cittadini costretti da settimane in casa . Ma gli anziani e le persone più a rischio dovranno essere protette più a lungo. In preparazione della fase 2 dell’emergenza intanto si studiano le linee guida per le aziende, a partire dalla sanificazione, dal distanziamento sociale e dall’uso dei dispositivi di sicurezza individuale come guanti e mascherine. Ci potrebbe essere un pool di esperti a capo della fase 2 e si fa il nome, tra questi, di Vittorio Colao, che potrebbe esserne il coordinatore.

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